Lunedì 11 Febbraio 2002 - Libertà
Il Politecnico vuole far crescere Piacenza
I progetti a breve e a lungo termine sono stati illustrati in un incontro con i rappresentanti della società locale. L'obiettivo è far diventare la nostra città una "capitale" dei trasporti
Il polo universitario piacentino continua ad ampliarsi. In quest'ultimo periodo è particolarmente attivo il Politecnico che sta sfornando una serie di novità con l'obiettivo, nemmeno troppo nascosto, di trasformare la nostra città in un punto di riferimento nazionale, e probabilmente anche europeo, nel settore del trasporti. Nei giorni scorsi il rettore Adriano De Maio ha annunciato la costituzione nella sede di cantone della Neve del nuovo corso di laurea in Pianificazione territoriale, collegato alla Facoltà dei Trasporti già attiva da qualche tempo a Piacenza. Ma in calendario ci sono altri cambiamenti. Il Comune sta sistemando i locali dell'ex Macello che dovrebbero in un futuro prossimo ospitare la Facoltà di Architettura. E tornando ad Ingegneria, proprio nei giorni scorsi è emerso che il Politecnico ha intenzione di attivare una laurea specialistica in Ingegneria Meccanica, nel settore dei sistemi produttivi, ed un master in Generazione di energia da fonti rinnovabili. La carne al fuoco dunque è tanta e pare addirittura che Milano abbia progetti ancora più ambiziosi per la nostra città ma abbia intenzione di procedere per gradi, senza voler fare il passo più lungo della gamba. Novità succose dunque, a cui va aggiunta la possibilità che Piacenza prenda parte alla nascente Fondazione Politecnico. A dire la verità più che di una probabilità si tratta ormai di una certezza. Nei prossimi mesi vedremo in che modo istituzioni e forze economiche attive sul nostro territorio risponderanno alla proposta avanzata nei giorni scorsi dal rettore De Maio, ma le prime reazioni sono state senza dubbio più che positive. Fra i primi a rispondere all'appello dovrebbero esserci, stando a quanto dichiarato proprio al rettore nel corso della sua recente visita nella nostra città, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e l'Associazione Industriali. Favorevoli, oltre all'Ordine degli Architetti, anche Comune, Provincia e Camera di Commercio che dovranno però valutare in che misura intervenire. La cosa certa, stando a quanto ha dichiarato De Maio, è che la Fondazione Politecnico sarà un'occasione unica per lo sviluppo del nostro territorio. Una scommessa sulla formazione e soprattutto sullo sviluppo tecnologico da prendere al volo e che enti pubblici e privati sembra non vogliano lasciarsi sfuggire. "Vogliamo muoverci - ha spiegato il rettore - sulla falsariga di quanto è stato fatto in altri Stati europei. La crescita eccezionale registrata in Baviera, solo per fare un esempio, è dovuta principalmente al lavoro effettuato dal Politecnico di Monaco. Un'operazione che a medio termine assicurerà ottimi risultati". E chiunque darà la propria adesione avrà la possibilità di intervenire nelle scelte, di entrare nella stanza dei bottoni e di collaborare alla progettazione ed alla realizzazione delle strategie. "Decideremo tutti insieme, così come tutti insieme avremo la possibilità di prendere parte allo sviluppo".
Matteo Marchetti