Giovedì 7 Febbraio 2002 - Libertà
Una Fondazione per il Politecnico
Lo ha annunciato il rettore. Servirà a sostenere le iniziative dell'università
Il Politecnico chiama a raccolta enti pubblici e forze economiche piacentine e chiede alla nostra provincia di lavorare insieme per lo sviluppo del territorio. Lo strumento per il raggiungimento di obiettivi particolarmente ambiziosi sarà la Fondazione Politecnico, un istituto di diritto privato di cui si stanno gettando le basi proprio in queste settimane e che servirà da sostegno e da supporto alle iniziative dell'università. Alla Fondazione potranno aderire comunità locali, mondo dell'industria e del commercio; l'opportunità è già stata sfruttata da alcuni atenei europei ed ha assicurato, a medio termine, risultati degni di nota. Scopo principale della Fondazione sarebbe quello di raccogliere fondi da utilizzare per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, un settore sul quale Piacenza negli ultimi tempi punta parecchio. L'idea è stata lanciata dal rettore del Politecnico Adriano De Maio, che sta lavorando al progetto già da qualche tempo ed è intervenuto ieri ad un incontro tenutosi nella sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Partendo da Milano l'obiettivo è quello di sviluppare l'iniziativa in tutti i poli territoriali in cui l'Università è presente. E Piacenza sembra proprio recitare un ruolo importante, considerato anche l'ampliamento che a breve porterà nella nostra città un nuovo corso di laurea in Pianificazione territoriale, strettamente collegato alla Facoltà di Trasporti. La proposta del rettore, che ha già ricevuto il placet del Ministro Letizia Moratti, ha trovato favorevoli enti pubblici e forze economiche locali. Entusiasti gli industriali, che per voce del presidente Parenti hanno definito la Fondazione "la cassaforte per accelerare lo sviluppo dell'Università e del territorio" e la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Più che disponibili si sono dichiarati anche la Camera di Commercio, il Comune e la Provincia. Interessati all'idea, per voce del presidente dell'Ordine Benito Dodi, pure gli architetti. Ovviamente è presto per tirare le somme, al momento attuale infatti si stanno ancora gettando le fondamenta, ma pare che la nostra provincia abbia risposto in maniera positiva alla richiesta di De Maio. Per discutere i dettagli, e quindi come ed in che misura partecipare, ci sarà tempo. Per ora è sufficiente sapere che anche Piacenza entrerà a far parte a pieno titolo della Fondazione. Una presenza importante, se è vero che i vertici del Politecnico e gli enti che aderiranno all'iniziativa coopereranno alla realizzazione di strategie che dovrebbero permettere al territorio di crescere e svilupparsi.
Matteo Marchetti