Sabato 23 Febbraio 2002 - Libertà
Avvocati, fedeli a leggi e cittadini
Ieri il convegno organizzato dalla sezione locale dell'associazione italiana giovani legali. Oggi in Sant'Ilario prima assemblea nazionale dell'Aiga
Un Perry Mason che dia garanzie di lealtà e fedeltà all'ordinamento giuridico e che si ponga come consulente del cittadino nei suoi rapporti quotidiani. Se ne è parlato ieri nel convegno nazionale organizzato dalla sezione piacentina dell'Associazione italiana giovani avvocati, all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Oggi, a partire dalle 9,30, all'Auditorium di Sant'Ilario, i rappresentanti delle oltre cento sezioni italiane si troveranno in occasione della prima assemblea nazionale Aiga organizzata a Piacenza. "Quella dell'avvocato è un'attività di pubblico interesse - ha detto Danilo Biancospino, presidente della locale Aiga, durante l'introduzione - in quanto riguarda la difesa dei cittadini ed è importante che sia resa attraverso determinate regole, adeguate ai cambiamenti della società". "Il problema dell'etica dell'avvocato non è solo legato alla sua funzione giudiziaria - ha osservato Giovanni Negri, preside della facoltà di giurisprudenza della Cattolica piacentina -. L'avvocato deve seguire il cliente ed il cittadino in tutte le fasi della sua vita associata; l'avvocato è il consulente che viene chiamato in soccorso nei rapporti quotidiani in cui è difficile sfuggire alle maglie del diritto". Un consulente-confidente, ha auspicato Negri, "Che dovrebbe contribuire a prevenire le liti anziché a seguirle quando sono scoppiate. In questo senso il problema etico investe la figura di avvocato come essere umano che vive in mezzo ai suoi simili fornito di una competenza tecnica, di un sapere specialistico, inaccessibile ai profani". In questo senso l'Università prepara il laureato in giurisprudenza: "Stiamo cercando di impostare seminari di carattere deontologico con avvocati, notai, legali di aziende, perché gli studenti si rendano conto dei problemi che dovranno affrontare nella vita professionale". Per coloro già "principi del foro" la Cattolica di Piacenza organizza corsi di formazione permanente in diritto comunitario e delle migrazioni, problemi che investono aspetti sociali cruciali e che solitamente l'università ha trascurato. Sul codice deontologico del Consiglio nazionale forense, rinnovato nel '97 e di cui oggi è in corso una revisione, si è soffermato Marco Weigman, componente della Commissione per la revisione. "Oggi il problema grave - ha osservato - è quello dell'informazione che alcuni interpretano come pubblicità: se sia possibile o meno menzionare le proprie specializzazioni, le proprie tariffe o se invece, come era d'uso in Italia, questo sia un elemento che rimane vietato". Weigman ha anche auspicato la nascita delle "Botteghe della legge" per organizzare gli avvocati e nello stesso tempo non perdere le tradizioni del mondo latino in base al quale l'avvocato non è un imprenditore ma un professionista legato a regole di condotta molto strette a tutela dei clienti. "Altrimenti - ha avvertito - diventeremo terra di colonia degli avvocati europei". Dell'organizzazione degli studi legali tra informazione, pubblicità e consulenza on line ha parlato Massimo Audisio, vice presidente nazionale dell'Aiga, mentre Marco Tonellotto, vice presidente della Fondazione Aiga "T. Bucciarelli" ha trattato dell'aggiornamento professionale come obbligo. Le conclusioni sono spettate a Francesco Greco, presidente nazionale dell'Aiga. Il convegno è stato aperto dai saluti del sindaco, Gianguido Guidotti, del presidente dell'Ordine, Pier Angelo Metti, del delegato regionale all'Organismo unitario dell'Avvocatura, Daniele Gardi.
Federico Frighi