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Venerdì 22 Febbraio 2002 - Libertà

A tu per tu con le opere d'arte

Riprendono le "domeniche". Incontri sull'architettura

Dopo quasi un anno di interruzione, dovuta a problemi tecnici, riprendono le "domeniche in galleria", reclamate da tanti uditori affezionati che avevano trovato in questa attività divulgativa della Ricci Oddi sia un'esaustiva risposta alle loro esigenze culturali, sia un'intelligente occasione di aggregazione resa ancor più piacevole dall'aperitivo offerto nel dopo- conferenza da cantine piacentine. Questi nuovi incontri culturali sono stati concepiti in modo tale da proporre al pubblico un ventaglio ampio di conoscenze spaziando tra autori e generi diversi con un impegno in più da parte dell'organizzazione rispetto alle stagioni passate: inquadrare i cinque interventi previsti in un unico ciclo tematico con il risultato di un'offerta culturale ancor più ricca e stimolante. "Leggere l'arte", tema di quest'anno e titolo della rassegna, vuole essere uno spunto per rivedere le modalità di fruizione dell'opera d'arte, da considerarsi come "opera aperta", da cui, cioè, si possono ricavare diversi significati; e un invito a liberarsi dall'approccio superficiale che porta d'abitudine a "sfilare" davanti ai capolavori esposti nelle mostre e nei musei, oggetto di osservazione frettolosa e inadeguata. In questo senso gli incontri potranno avere anche funzione "didattica" per gli uditori cui verranno forniti strumenti e indicazioni per una lettura critica, approfondita e mai univoca perché non esiste una griglia fissa da utilizzare bensì approcci diversi all'opera artistica. Proprio per questo agli studiosi coinvolti è stata lasciata totale libertà, cosicché non si sa se faranno prevalere un'analisi legata alla filologia o alla storia, se considereranno l'opera in rapporto con l'autore e il suo tempo o come un testo da smontare nei suoi meccanismi, di cui individuare la grammatica, anche indipendentemente dall'epoca della realizzazione. Quello che è certo invece è che le conferenze non si manterranno sul piano teorico perché ai relatori è stato chiesto di mettere alla prova direttamente il loro metodo di lettura, il loro personale "saper vedere", confrontandosi ognuno con un'opera della Ricci Oddi scelta tra le mille della galleria da ciascuno dei relatori, tutti giovanissimi, impegnati nella ricerca universitaria, nella scuola, nell'organizzazione culturale. Gli appuntamenti si terranno di domenica alle 10,30 nel "Salone degli amici dell'arte" alla Galleria Ricci Oddi: il ciclo si aprirà il 3 marzo con Pier Paolo Pancotto, di Roma, che ha scelto di centrare il suo intervento sulla lettura de "Ilaria con kibù", opera del 1954 di Ferruccio Ferrazzi, pittore romano - voluto anche da Sgarbi per la sua nuova mostra sul surrealismo padano - vissuto a Piacenza tra il 1918 e il 1919, quando, terminata la guerra, desideroso di tranquillità, prese casa in piazza Sant'Antonino, rilevando lo studio di un artista vicentino. Pancotti, che da anni si occupa di Ferrazzi , è in contatto con le figlie e le eredi del maestro e molto probabilmente porterà a Piacenza dei documenti inediti.
Il 10 marzo Anna Chiara Tommasi, di Verona, si occuperà di Francesco Paolo Michetti, di cui ha scelto "Il ponticello" (1884); il 17 marzo Jonathan Bonvicini, di Parma, analizzerà la "Mater matuta" (1907-1924) di Adolfo De Carolis; il 7 aprile Diego Arich de Finetti, di Trieste leggerà "Quiete" (1921) di Felice Carena; infine il 14 aprile chiuderà il ciclo d'incontri Sharon Hecker, di Milano, con la relazione su "Ecce puer" (1906) di Medardo Rosso. Affinché un ciclo così ben strutturato di incontri non sia solo "flatus vocis" c'è poi nei progetti e nei desideri degli organizzatori delle "domeniche in galleria", la realizzazione di un testo con gli atti delle conferenze, una novità questa che mira a divulgare con strumenti diversi il patrimonio artistico della Ricci Oddi, fiore all'occhiello per la città di Piacenza, che proprio in questa sede accoglierà ad aprile il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - come ha annunciato ieri mattina l'assessore alla cultura Massimo Trepidi, nel corso della conferenza di presentazione degli incontri culturali della galleria. Ma le novità non sono finite. Il direttore della Ricci Oddi, Stefano Fugazza, insieme con il presidente (della Ricci Oddi e dell'"Associazione Amici dell'Arte") Lino Gallarati ha annunciato infatti il programma di un secondo breve ciclo di conferenze che per tre giovedì si terranno alle 17 nell'aula "Giuseppe Sidoli": gli "incontri di architettura": "Hans Scharoun: la complessità dello spazio architettonico" (28 febbraio), relatore Paolo Vincenzo Genovese; "Il principe e la sua fortezza" (7 marzo), relatore Paolo Pissavino; "Restauri in galleria" (14 marzo), relatore Benito Dodi. Entrambe le rassegne - quella della domenica e quella del giovedì - sono il risultato di un felice sodalizio tra Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, Comune di Piacenza, Associazione Amici dell'Arte e Fondazione di Piacenza e Vigevano e testimoniano il grande impegno di queste "parti in causa" per avvicinare i piacentini all'arte e alla galleria di via San Siro (cui contribuiscono anche iniziative come "l'ultimo giovedì del mese" gratuito per i cittadini di Piacenza e la tessera "amici della galleria").

Paola Pedrazzini

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