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Domenica 3 Febbraio 2002 - Libertà

Mozart, struggente bellezza

Sul podio Aldo Sisillo e al pianoforte Bruno Canino: Ouverture, Concerto e Sinfonia. Emozioni al Nicolini con l'Orchestra Zanella, pro Unicef

Con il Progetto Mozart il Conservatorio Nicolini ha creato un percorso musicale di grande interesse che si è concluso con un concerto sinfonico per l'Unicef. In scena l'Orchestra Zanella diretta dal maestro Aldo Sisillo, presente sul podio anche l'anno scorso a conclusione del ciclo beethoveniano, e Bruno Canino, grande interprete del pianoforte. Il maestro Fabrizio Garilli, direttore del Conservatorio, ha presentato alcune note sul programma, sottolineando la straordinaria bellezza di pagine come il Concerto in La maggiore K 488 per pianoforte e orchestra e la Sinfonia in Sol minore K 550, preceduta dall'Ouverture dell'opera Mitridate Re di Ponto scritta da un giovanissimo Mozart. L'Orchestra Zanella, composta da docenti e da allievi diplomati al Nicolini, per l'occasione ha potuto contare tra le sue fila su alcuni professionisti piacentini legati al Conservatorio. L'avvocato Cuminetti, presidente dell'Unicef di Piacenza, ha presentato il progetto di collaborazione con il Conservatorio, un gemellaggio a favore dell'ente benefico, a cui è seguito il dottor Lunati, segretario della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ha concluso gli interventi rinsaldando il sostegno che la Fondazione offre all'Orchestra Zanella, allo stesso tempo realtà artistica e corso di formazione. Trascinante e positiva fin dalle prime note la direzione del maestro Sisillo che con gesto chiaro e sensibile ha condotto il concerto dalla solare e classica Ouverture del Mitridate Re di Ponto fino alla ricca e intensa Sinfonia K 550. Momento centrale atteso e ricco di emozioni l'esecuzione dello straordinario Concerto per pianoforte e orchestra K 488 interpretato da Bruno Canino. La dimensione intima e raccolta di questa pagina, sia riguardo alla scrittura che all'organico orchestrale, confermano la sua appartenenza alle composizioni che Mozart riservava per sé o per un piccolo circolo di intenditori. Con naturalezza e chiarezza nel fraseggio Canino ha scandito i temi principali dell'Allegro sviluppati poi nella cadenza del pianoforte solo. L'Adagio centrale, breve ma molto intenso è di una bellezza struggente. Bella l'intesa, il gioco di sguardi fra il direttore, il pianista e i clarinettisti che con il gesto di Sisillo, oltre a manifestare ogni variazione e nuovo intervento della partitura, esprimevano un grande piacere nel fare musica. L'Allegro assai ci ha condotto in un clima espressivo totalmente contrastante con il bruciante avvio del pianoforte che espone il tema principale del rondò. Il concerto si è concluso con la Sinfonia K 550. Sinfonia, grande e feconda, organizzata in modo brillante che contiene la stessa autodisciplina rigorosa e intellettuale della musica di quell'epoca; non vi è alcuna eccedenza musicale nella sua snella struttura. La sinfonia attacca direttamente con un Molto Allegro, senza introduzione lenta, ed espone un tema straordinario e suggestivo. L'Andante è un brano di toccante nobiltà espressiva seguito da un Menuetto, completamente scevro dal settecentesco spirito lezioso, anzi è una danza dal clima solenne e glorioso per concludere con l'Allegro assai, impetuoso finale dagli accenti drammatici. Richiamato più volte sul podio dagli applausi del pubblico che gremiva il salone del Conservatorio, il maestro Sisillo ha diretto ancora una volta l'Orchestra Zanella riproponendo il Menuetto della Sinfonia K 550.

Sabrina Silan

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