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Mercoledì 2 Marzo 2005 - Libertà

"Struttura modello, ma servono più soldi"

Caorso. Centro Alzheimer, finora nessuna convenzione Ausl

Caorso - Camere ampie e luminose, attrezzature innovative e strumentazioni all'avanguardia, personale altamente qualificato. Così si è presentato il nuovo centro Alzheimer di Caorso, la prima struttura della provincia di Piacenza specializzata in demenza senile, al vescovo della diocesi di Piacenza e Bobbio, Luciano Monari, al consigliere regionale Nino Beretta, al sindaco del paese Fabio Callori, al parroco di Caorso don Giuseppe Tosca e agli assessori Roberta Battaglia e Vladimiro Poggi, che lo hanno visitato ieri mattina. Eppure la struttura, che ha a disposizione 66 posti, 20 dei quali sono stati già occupati dai casi più gravi, non ha ancora una convenzione con l'Ausl. Lo ha precisato il direttore della casa protetta "La Madonnina" Gian Carlo Mami durante la conferenza stampa che ha seguito la visita e la benedizione del vescovo, chiedendo l'intervento del consigliere regionale Nino Beretta per avere un sì dell'Ausl locale: "Non voglio una convenzione per favorire i gestori del centro - ha spiegato Mami - ma ritengo che non sia giusto sul piano sociale che i parenti delle persone colpite dal morbo di Alzheimer siano costretti a sostenere da soli i costi delle rette, e mi rivolgo al consigliere Beretta perché ci aiuti in questo percorso". Mami, che ha ottenuto l'appoggio di Beretta e del sindaco Callori, ha poi posto l'accento su un'altra questione di natura economica: i finanziamenti a fondo perduto, ricevuti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano (circa 1 milione e 150mila euro), dalla Regione Emilia Romagna (350mila euro), dal Comune di Caorso (125mila euro) e dalla Provincia di Piacenza (10mila euro) non sono infatti sufficienti a coprire le spese sostenute per la sua realizzazione e la ristrutturazione dell'edificio preesistente, che si attestano complessivamente attorno ai 5 milioni di euro. Per raggiungere tale somma s'intravede per ora una sola ipotesi, quella di accendere un mutuo. Tutti i presenti hanno espresso la loro soddisfazione per la nuova struttura, in primis don Riccardo Alessandrini, ex parroco di Caorso e presidente della cooperativa sociale onlus "La Madonnina", che gestisce il centro e la casa protetta: "Oggi si concretizza un servizio - ha dichiarato don Alessandrini - nato quasi per ispirazione divina. Quando don Angelo Chiesa (fondatore della casa protetta nel 1958, ndr) ci donò il terreno non sapevamo a che uso destinarlo, e fummo a lungo indecisi. Un giorno decisi di gettarvi le medaglie della Madonna e di Padre Pio: poco dopo ricevemmo l'ispirazione". Vittorio Cavanna, consigliere della Fondazione, ha poi suggerito di creare un comitato, costituito dagli enti e dalle persone che ne hanno sostenuto la nascita, che si ponga come obiettivo la promozione e la pubblicizzazione del centro Alzheimer di Caorso e delle iniziative ad esso collegate. Martedì prossimo si attende la visita del presidente della Provincia, Gian Luigi Boiardi e del direttore generale dell'Ausl di Piacenza, Francesco Ripa di Meana. La data d'inaugurazione della struttura, è stato detto, sarà stabilita con precisione in seguito.

a.s.

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