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Domenica 10 Marzo 2002 - Libertà

Progetto Mozart, finale con scintille

Nicolini, festa musicale con la Zanella e il coro

Il concerto sinfonico dell'orchestra Amilcare Zanella, che ha concluso il Progetto Mozart, è stata una vera festa per il Conservatorio. Docenti ed ex allievi coinvolti tra le fila dell'orchestra, giovani e giovanissimi, attualmente iscritti, a comporre il coro e tra il pubblico, anche in piedi in ogni angolo della sala, gli altri: colleghi, amici, parenti e appassionati di musica che da sempre seguono le iniziative del Nicolini. Il Progetto Mozart, come presentato in apertura da Fabrizio Garilli, direttore del Conservatorio, ha interessato trasversalmente molti insegnamenti, da quelli strumentali a quelli teorico-musicali, coinvolgendo docenti e studenti nella realizzazione di concerti cameristici e sinfonici e di seminari. L'Orchestra Zanella, diretta da Fabrizio Dorsi e come sempre patrocinata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha accompagnato e sostenuto i solisti, selezionati fra i migliori del Nicolini, nell'esecuzione di un programma mozartiano dall'ascolto piacevolmente immediato e di grande interesse. Per cominciare la violinista Rita Mascagna e il violista Lorenzo Quero hanno interpretato a memoria e con carattere la Sinfonia Concertante in Mi bemolle maggiore K 364 per violino, viola e orchestra di Mozart. Questa celebre pagina è pervasa dalla felice invenzione melodica mozartiana che l'attraversa in tutti i tre movimenti esprimendo atmosfere e sentimenti cangianti di grande intensità. Orchestra e solisti, sotto la direzione chiara e attenta di Dorsi, hanno saputo rendere la vastità dell'impianto architettonico, la complessità delle articolazioni formali, la ricchezza della tessitura strumentale e la vivacità del dialogo tra i due solisti e tra loro e l'orchestra. La gemma della Sinfonia è l'Andantino in Do minore, nel quale il violino dispiega, ampia, una dolente melodia dal purissimo profilo che s'intreccia poi alla viola acquistando un pathos sempre più intenso e severo. La flautista Elisa Zilioli e l'arpista Lorenzo Montenz hanno eseguito il Concerto in Do maggiore K 299 per flauto, arpa e orchestra di Mozart. Quest'opera fu commissionata da Adrien-Louis Bonnières de Souastre, Conte de Guines, flautista e ministro francese in Inghilterra, e da sua figlia, un'arpista, che era allieva di composizione di Mozart, e risulta essere un concerto fra i più amati, leggero, scritto alla maniera dei concerti francesi molto alla moda al tempo. I solisti hanno espresso con equilibrio la gioiosa freschezza melodica dell'Allegro iniziale, la dolcezza e le delicate nuances dell'Andantino, come lo spensierato Rondeau Allegro, movimento finale. Il concerto si è quindi sviluppato con l'ingresso del Coro del Conservatorio, diretto da Mario Pigazzini, attraverso l'esecuzione di Scande coeli limina K 34 per soprano, coro misto, orchestra e organo in cui dopo una parte iniziale interpretata con garbo dalla soprano Maria Laura Groppi interviene dirompente il coro. Lo slancio squillante dell'orchestra, arricchita dai timpani e da due trombe, unita alla solennità di coro e organo configurano l'atmosfera di Tantum ergo K 197 per coro misto, orchestra e organo. In conclusione coro e orchestra hanno offerto il Te Deum in Do maggiore K 141 per coro misto, orchestra e organo, riproponendone infine l'incipit come bis.

Sabrina Silan

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