Sabato 27 Aprile 2002 - Libertā
Il senatore - "La Lombardia firmerā"
Agogliati: garanzie da Lunardi e Formigoni
Nuovo colpo di remo del senatore. Sulla faccenda del secondo ponte di Po, l'"azzurro" Antonio Agogliati - dopo le polemiche a palazzo Farnese per il protocollo Anas - replica con i fatti alle critiche di Regione Emilia Romagna e Provincia sulla fattibilitā del progetto. A questo punto, la faccenda del ponte č diventata un fatto anche personale, dopo l'accusa velata che si sia spinto l'acceleratore dell'operazione in vista della campagna elettorale, ma in assenza di elementi nuovi e risolutivi. E per tutta risposta, il parlamentare - regista della venuta del presidente di Anas, Vincenzo Pozzi - ieri ha telefonato al ministro Pietro Lunardi che verrā a Piacenza e al governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, per arrivare celermente alla firma della Regione sul patto per il progetto del ponte. "Ho parlato nuovamente con Lunardi - spiega Agogliati - che giā avrebbe voluto essere presente alla firma dell'accordo preliminare, ma non ha potuto per precedenti impegni. Ora si tratta di definire la data di una sua visita piacentina. E questo servirā per dissipare qualsiasi dubbio sull'effettiva volontā politica del governo sul progetto". Lunardi dovrebbe giungere a Piacenza entro maggio. "Comunque i paletti per l'opera ci sono tutti" insiste il senatore, per il quale fa testo l'impegno assunto da Anas nella sua massima rappresentanza. Intanto Agogliati ha preso accordi con Roberto Formigoni, riferisce lui stesso, e andrā a portare personalmente in Regione l'originale del protocollo Anas-enti locali che dovrebbe essere siglato dall'assessore regionale ai Trasporti, Massimo Corsaro. Tempo qualche giorno e la Lombardia metterā nero su bianco, a quanto promesso, un impegno che non aveva mai assunto in passato: considerare il secondo ponte una prioritā e investire nella realizzazione del progetto definitivo. "Vorrei rivolgere pubblicamente i miei complimenti al presidente della Fondazione, Giancarlo Mazzocchi, che, precorrendo i tempi, ha dato subito la sua disponibilitā ad intervenire finanziariamente per sostenere l'opera" prosegue Agogliati, riferendosi al decreto attuativo in esame al Consiglio di Stato sul "vincolo di portafoglio" che imporrā alle Fondazioni di destinare almeno il dieci per cento del loro patrimonio al finanziamento di opere pubbliche. "Mazzocchi ha aderito all'iniziativa con slancio ed entusiasmo e giā in occasione della firma del protocollo, mi aveva segnalato questa disponibilitā della Fondazione". Oltretutto, fa notare Agogliati, le opere pubbliche su cui i privati intervengono in misura superiore al 40 per cento (Mazzocchi ha parlato 50 milioni di euro su una spesa prevista di 123) entrano in una corsia preferenziale per la copertura di finanziamento pubblico.
p.s.