Martedì 9 Aprile 2002 - Libertà
Finale con la star Accardo
Municipale - Giovedì chiude la concertistica con Mendelssohn e Dvorak. Violinista e direttore con la "Toscanini"
Nel nome di Mendelssohn e di Dvorak e con Salvatore Accardo, straordinario violinista e grande direttore d'orchestra, scende giovedì sera, alle ore 21, il sipario sulla stagione concertistica del Municipale. Un commiato di grande richiamo, con il Concerto in Mi minore per violino e orchestra opera 64 di Felix Mendelssohn e la Sinfonia n. 8 in Sol maggiore opera 88 di Antonin Dvorak, e l'Orchestra Sinfonica della Fondazione Arturo Toscanini. Del concerto Accardo sarà direttore e violino solista. Nel cielo più terso della Romantik: di tale slancio, di questa felice irruzione il Concerto in Mi minore per violino e orchestra di Mendelssohn "rappresenta certamente una delle testimonianze più seducenti per la perfezione con cui la tensione inventiva sembra trovare una naturale definizione entro la misura della forma classica, colta nella sua essenzialità e tuttavia intimamente rinnovata attraverso la continuità del flusso che unisce i tre movimenti entro un'unica arcata". Così scrive Gian Paolo Minardi. Il quale osserva pure che si tratta di un'opera la cui freschezza cela invece il lungo percorso creativo che impegnò il compositore tra il 1838 e il 1844. Il Concerto venne eseguito l'anno dopo a Lipsia sotto la direzione dello stesso autore. In un periodo di tempo assai più breve, due mesi appena, Dvorak compose la sua Ottava Sinfonia, tra il settembre e il novembre del 1889, "periodo - commenta ancora Minardi - che sembra significare la condizione di particolare serenità di cui godeva il musicista in quello scorcio d'autunno e che ben traspare del resto da questa musica, pervasa da una leggerezza, da una particolare fragranza". Dvorak ritrova in questa nuova Sinfonia le suggestioni offerte dal melos popolare boemo, materiale che egli rinnova entro la visione del sinfonismo classico-romantico, con particolare riguardo al modello di Brahms. L'opera fu presentata dallo stesso autore a Praga nel 1890. Il maestro Salvatore Accardo ha esordito a 13 anni eseguendo in pubblico I Capricci di Paganini. A 15 anni ha vinto il primo premio al Concorso di Ginevra e due anni dopo, nel 1958, è stato il primo vincitore assoluto - dall'epoca della sua istituzione - del Concorso Paganini di Genova. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti direttore, affiancando all'attività di solista quella di direttore d'orchestra. La passione per la musica da camera e l'interesse per i giovani lo hanno portato alla creazione del Quartetto Accardo nel ' 92 e alla istituzione dei Corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione Walter Staufell di Cremona nel 1986 insieme a Giuranna, Filippini e Petracchi. Ha inoltre dato vita nel 1971 al Festival "Le Settimane musicali internazionali" di Napoli, in cui, primo esempio assoluto, il pubblico era ammesso alle prove, e al Festival di Cremona, interamente dedicato agli strumenti ad arco.
La Fondazione di Piacenza e Vigevano è fra i sponsor dell'iniziativa.
red.spe.