Martedì 2 Aprile 2002 - Libertà
Gli impegni assunti
Trovare altri spazi espositivi Nel corso del recente dibattito consiliare sulla Galleria Ricci Oddi è stato votato e accolto un ordine del giorno presentato dal consigliere comunale di minoranza Antonio Levoni (Ds). In questo documento si esprime parere favorevole affinché la Giunta e il sindaco trovino, d'intesa con la Galleria, altri spazi idonei, ad esempio nella Biblioteca Passerini Landi, per poter esporre le 700 opere oggi custodite nel caveau della galleria (solo 350 sono in mostra). E ciò per mettere a disposizione degli appassionati tutto l'ingente patrimonio artistico.
Predisporre un programma di rilancio Il Consiglio comunale ha approvato anche un ordine del giorno che porta le firme di numerosi consiglieri di maggioranza e della Lega. Si chiede alla Giunta di predisporre, d'intesa con il Consiglio di amministrazione della Galleria Ricci Oddi, un programma per il rilancio dell'importante istituzione culturale cittadina nonché appropriate modifiche statutarie atte a definire e a garantire i ruoli e le responsabilità dei due enti. Si vuol garantire il ruolo del Comune sotto il profilo del controllo della spesa, per scongiurare il pericolo di interventi straordinari per il ripiano di eventuali deficit non concordati e di studiare le modifiche statutarie nel senso di ripartire le responsabilità del Comune e del Consiglio della galleria.
Le spese I lavori di sistemazione della Galleria Ricci Oddi sono costati quasi tre miliardi di lire (finanziamenti di Regione, Comune e Fondazione). Il Comune si impegna a pagare, come da statuto, direttore e due custodi (200 milioni di lire), il riscaldamento (95 milioni), 86 milioni per manutenzione appalti. In tutto, quasi mezzo miliardo all'anno (in lire).