Giovedì 16 Maggio 2002 - Libertà
Dall'Oriente i migliori allievi: stavolta sono più che promesse
Bella serata a cura della Tampa
Nessuno di noi possiede notizie dall'Aldilà. Ma se esiste un luogo da cui coloro che non sono più tra noi possono dare un'occhiata alle faccende di noi mortali, a quest'ora Gianni Poggi è felice di sicuro. Per la prima volta, infatti, una delle borse di studio per studenti del Conservatorio Nicolini intitolate al suo nome è andata a un tenore come lui: si tratta del coreano Lee Sang Jun, allievo di Francesca Garbi, che è stato premiato ex aequo col soprano compatriota Be Jin Hyun, allieva di Adelisa Tabiadon. Questa doppia assegnazione della Borsa Poggi (istituita dalla Tampa Lirica con la famiglia del grande cantante piacentino e col contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano) si direbbe assai ben meritata, a giudicare dalle doti che la coppia di premiati ha sfoderato l'altra sera nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta un una Sala concerti del Conservatorio gremitissima anche per la grande attesa che circondava l'esibizione di due popolari guest stars come Johannsson e il baritono Ambrogio Maestri (tra il pubblico sedevano anche Anna e Leonora, rispettivamente vedova e figlia dell'indimenticabile cantante concittadino). Presentata da Carla Fontanelli, presidente della Tampa, la serata ha visto esibirsi anche i due giovani, promettentissimi allievi "segnalati" dalla commissione giudicatrice: il mezzosoprano Stefania Ferrari (allieva di Maria Laura Groppi) e il basso Lee Jin Seok (studente della Tabiadon). Accompagnati al pianoforte da Corrado Casati e Donatella Tacchinardi, i giovani cantanti hanno impressionato con timbriche gradevoli, esecuzioni correttissime e di piacevole musicalità, interpretazioni intelligenti e scelte di repertorio azzeccate. Lee Jin Seok, voce di basso a suo agio anche nelle note gravi ma duttile e luminosa, ha rotto il ghiaccio affrontando brillantemente la grande Vi ravviso o luoghi ameni dalla Sonnambula di Bellini. La Ferrari ha offerto una resa fine ed emozionante dell'ammaliante Connais - tu le pays da Mignon di Thomas. Alle prese con una scelta di repertorio intelligentemente inusuale - quella del canto d'agilità in lingua tedesca - la premiata Be Jin Hyun ha fatto meraviglie in Mein Herz Marquise (dal Pipistrello di Strauss figlio) e addirittura nell'impervia parte della Regina della Notte del Flauto magico di Mozart (con Der hölle rache). E quella vera e propria araba fenice dei nostri concorsi che è il "tenore premiato" ha mostrato di non aver usurpato il riconoscimento: sia in una parte ingrata come l'Alfredo di Traviata (Dè miei bollenti spiriti), sia lanciandosi ardimentosamente su un cavallo di battaglia per eccellenza dello stesso Poggi (Cielo e mar, dalla Gioconda), Lee Sang Jun ha sedotto per giovanile bellezza di timbro, freschezza e nitore di pronuncia.
(o. m.)