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Giovedì 16 Maggio 2002 - Libertà

L'avanguardia al femminile

Dal 31 maggio "Sotto il segno del melograno", inziative ospitate in diversi spazi culturali. Alla Ricci Oddi dieci stanze per dieci giovani artiste

L'avanguardia femminile entra alla Ricci Oddi. Dopo la fotografia, un nuovo genere artistico che si discosta decisamente dai binari della tradizione fa il suo ingresso ufficiale nel tempio istituzionale dell'arte moderna piacentina. L'ingresso dell'arte contemporanea verrà segnato, tra il 31 maggio e il 23 giugno, da una serie di eventi, rassegne ed iniziative, che vanno sotto il titolo "Sotto il segno del melograno". L'evento centrale è costituito dalla rassegna "Una stanza tutta per sé", che si terrà nelle sale dell'Associazione "Amici dell'arte". La mostra nasce dall'impegno dell'assessorato alle pari opportunità della Provincia di Piacenza e della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dalla disponibilità dei curatori e degli organizzatori (Stefano Fugazza, Gyonata Bonvicini, Valeria Sogni e Maria Elisa Marchini) e dall'entusiasmo di dieci giovani artiste chiamate a confrontarsi e ad esprimere la loro creatività. ""Una stanza tutta per sé" - spiega l'assessore alle pari opportunità Adriana Bertoni - prende spunto dall'omonimo saggio narrativo di Virginia Woolf, nel quale la scrittrice esprime in toni amari e risentiti contro i privilegi maschili, una genuina indignazione per il ruolo subalterno cui era costretta la donna del suo tempo. Anche oggi - osserva la Bertoni - per le donne non è facile trovare uno spazio tutto per loro. In casa tutti hanno una stanza per sé: i figli, il martito... Per la donna spesso l'unica stanza per sé è la cucina. In questa mostra invece la stanza vuole essere un luogo metaforico e allo stesso tempo un luogo fisico dove lasciare libera la creatività". "La serie di iniziative ed eventi che si susseguiranno sino a fine giugno (la mostra-concorso delle dieci artiste, quella di xilografie, le conferenze e il "ponte" con la mostra "Metlicovitz e Dudovich" in corso alla ex centrale Emilia) - conclude l'assessore - oltre a dare un'opportunità alla creatività femminile, vuole essere una proposta alla città, la proposta di far colloquiare diversi contenitori culturali e soggetti diversi". "La mostra - osserva invece da un punto di vista più tecnico il direttore della Ricci Oddi Stefano Fugazza - è interessante perché propone l'avanguardia, perché privilegia un taglio non tradizionale. Anche i luoghi più istituzionali come la Galleria - propone Fugazza - dovrebbero occuparsi di arte contemporanea e non lasciare l'intera partita alle gallerie private, che fanno un lavoro egregio, beninteso, ma anche i soggetti istituzionali dovrebbero farlo. Si dovrebbe trovare un luogo in città in cui esporre l'arte contemporanea: la città ha bisogno di un punto di riferimento. La scelta delle dieci artiste che arrivano da città diverse ha proprio il significato di mettere l'accento sulla contemporaneità, che è il settore dell'arte che più coinvolge i giovani. Le opere concettuali, come quelle che verranno esposte in galleria, esercitano uno stimolo su chi le guarda, obbligano l'osservatore a pensare, ad interagire, a differenza delle opere tradizionali che non sollecitano interrogazioni ma suggeriscono solo la contemplazione. L'intento di questa iniziativa - conclude Fugazza - è invece quello di stimolare la riflessione e offrire uno spaccato dell'arte giovane al femminile".

Angela Marinetti

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