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Sabato 15 Giugno 2002 - Libertà

Fisarmonica, indiavolato virtuosismo

Val Tidone Festival - Alla Rocchetta di Sarmato pubblico travolto da una straordinaria bravura. L'ucraino Zubitsky accompagnato al piano dalla moglie

Un'idea azzeccata del Val Tidone Festival - la cui edizione 2002 si sta profilando come la migliore conosciuta da questa manifestazione nella sua storia pur prestigiosa - è senz'altro la sua divisione in "filoni tematici", studiata dal direttore artistico Livio Bollani per attirare tipi di pubblico differenziati ad appuntamenti musicali differenziati. Ma c'è da chiedersi se questa idea non sia ormai superata dallo stesso successo del Festival, sia per ragioni quantitative (la reputazione della rassegna ha ormai creato un vasto pubblico trasversale ai vari generi musicali, in grado di riempire qualunque piazza anche in sere feriali e con programmi di concerto non proprio "populisti"), sia per ragioni qualitative: come si fa, ad esempio, a etichettare sotto un genere musicale riconosciuto la meravigliosa, indiavolata esibizione tenuta l'altra sera nella Rocchetta del Castello di Sarmato da Wladimir Zubitsky? Lo straordinario virtuoso ucraino della fisarmonica, a tratti in perfetta solitudine a tratti accompagnato al pianoforte dalla bravissima moglie Natalia Zubitska, ha letteralmente travolto gli spettatori - di rado si è visto un pubblico così su di giri a un concerto di musica "classica" - col brio delle sue improvvisazioni, il suo personalissimo uso del mantice (caratterizzato da una selvaggia, irresistibile pulsazione ritmica, il colorito impeto con cui schioccava le dita, schioccava la lingua, batteva ritmicamente il polso sullo strumento), la trascinante simpatia del modo con cui ha presentato i brani, tutti di sua composizione. La stupefacente "Rossiniana", concerto per fisarmonica e orchestra (con la parte orchestrale ovviamente arrangiata per pianoforte) che rielabora con spiritata fantasia una serie di temi rossiniani (presi da Il barbiere di Siviglia, dal Guglielmo Tell, dalla Gazza ladra, ma anche dalle meno ovvie Scala di seta, Italiana in Algeri, Cenerentola) ha sbalordito per brillantezza e virtuosismo. Ma ancora migliori sono state la sua Jazz partita n.2 (con un suggestivo tema nativo-americano), la fantasia Da Fancelli a Galliano (una vera carrellata di storia della fisarmonica), i valzer, l'Omaggio ad Astor Piazzolla, fino al soprendente bis con una trascrizione della clavicembalistica Aria dolce di Lully. Organizzato dal Comune di Pianello e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano sotto la direzione artistica di Livio Bollani, il Val Tidone Festival è parallelo e complementare ai prestigiosi Concorsi Internazionali di Musica della Val Tidone (che avranno domani sera alle 21 e 15 il grande galà finale dei premiati a Rocca d'Olgisio e di cui Zubitsky è giurato). Il Festival coinvolge anche le amministrazioni di Agazzano, Borgonovo, Calendasco, Castel San Giovanni, Gragnano Nibbiano, Rottofreno e Sarmato e si avvale del patrocinio della Regione, della Provincia e di Libertà.

Alfredo Tenni

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