Giovedì 27 Giugno 2002 - Libertà
Fantasia al servizio dell'impresa
"Abbiamo scommesso sui giovani che si sono messi in gioco"
"Piacenza produce innovazione è nato circa 18 mesi fa quanto contemporaneamente in Associazione ed in Fondazione si è fatto largo l'idea di dar vita ad un progetto che potesse stimolare la voglia d'impresa dei giovani piacentini. Un piccolo contributo per cercare di cambiare una mentalità troppo radicata al tran-tran, ad una comoda pigra tranquillità. Una mentalità troppo sensibile alle tutele meno al merito". Con queste parole Antonio Cogni che coordina il comitato tecnico scientifico del primo concorso "Piacenza produce innovazione" spiega le ragioni alla base dell'iniziativa a cui hanno preso parte attiva nel Comitato tecnico scientifico la Camera di Commercio, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'Università Cattolica con i professori Gianfranco Piva, Vito Moramarco, Domenico Ferrari, Enrico Ciciotti, il Politecnico con i professori Giampio Bracchi e Stefano Consonni. "Abbiamo cercato - ha spiegato Antonio Cogni - di valorizzare immaginazione, creatività, conoscenza, voglia di rischiare. E abbiamo scommesso sui giovani per aiutarli a tradurre la loro creatività e la loro immaginazione in una iniziativa imprenditoriale. Quando si scommette - ha proseguito - è perché si ha l'intenzione di vincere e oggi possiamo dire che la scommessa l'abbiamo vinta: 114 ragazzi si sono messi in gioco e hanno elaborato 72 progetti. Non pochi per una città con una scarsa natalità imprenditoriale e un crescente invecchiamento della popolazione". Tra i criteri adottati dal Comitato Tecnico Scientifico il livello di innovazione, la fattibilità del progetto, le possibilità di trovare sbocchi sul mercato, le capacità del proponente e le modalità di presentazione. "Non è stata una scelta semplice - ha spiegato Cogni - tutti i progetti presentati meritano attenzione e dimostrano che la creatività non manca, bisogna solo saperla stimolare". Il concorso è stata anche un'occasione di apprendimento - sottolinea Antonio Cogni - e di formazione. Sono infatti stati organizzati due seminari nel corso dei quali sono stati forniti gli elementi necessari per la stesura del business plan richiesti dal concorso. Attualmente due progetti sono avviati verso la brevettazione mentre altri tre sono intenzionati ad ottenerlo". Alla fine l'auspicio rivolto ai partner della prima dedizione "non rimanga un'iniziativa isolata ma si continui insieme questa interessante esperienza".