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Mercoledì 26 Giugno 2002 - Libertà

Applausi per il Rigoletto dei giovani

Municipale - Il Farnese Festival aperto in un teatro affollato con la celebre opera verdiana, successo. Bologna efficace, spedita la direzione di Micheli sul podio dell'Ofi

In una serata meno calda del previsto (per la riattivazione dei vecchi sistemi di aerazione) una applaudita rappresentazione lirica ha inaugurato ieri, nel chiuso di un affollato Teatro Municipale, la prima stagione estiva di musica all'aperto nella storia del Municipale medesimo. All'origine del singolare paradosso, le mutate condizioni del tempo e la prevista coincidenza fra la "prima" del Rigoletto di Verdi che ieri sera ha aperto il Farnese Musica Festival (promosso da assessorato alla cultura e Municipale col sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano sotto la direzione artistica di Paolo Bosisio) e il concerto ad alto wattaggio della popstar Elisa a Porta Borghetto, la cui eco avrebbe potuto facilmente turbare la rappresentazione dell'opera nella sede originariamente prevista: il cortile di Palazzo Farnese. Se è andato perso il colpo d'occhio mozzafiato della più bella corte cittadina (facile immaginare quali effetti visivi avrebbe potuto sortire la scena della festa a Palazzo Ducale del primo atto), molto si è guadagnato quanto alla qualità della fruizione collettiva - acustica, ma non solo - che le messinscene all'aperto, quasi sempre, sacrificano in parte alla suggestione dell'insieme. La giovane età media del cast (quasi nessuno degli artisti protagonisti è in carriera da più di una dozzina d'anni) e i tempi serrati delle prove non hanno complessivamente inficiato la riuscita di un allestimento che ha convinto gli spettatori. Alla guida dell'Orchestra Filarmonica Italiana, il direttore Claudio Micheli si è prodotto in una lettura spedita e vivace di una partitura carica di grande pathos teatrale, distinguendosi per la meritevole decisione di riaprire diversi "tagli" di tradizione (come la cabaletta del tenore Possente amor nel secondo atto). Applausi (anche a scena aperta) hanno salutato l'efficace e intenso Rigoletto del baritono Sergio Bologna, la Gilda belcantistica del soprano Nunzia Santodirocco e anche il poco potente ma fine e aristocratico Duca di Mantova del tenore Roberto Bencivenga. Bene anche il mezzosoprano Diana Bertini (Maddalena) e consensi per quasi tutti i comprimari: Alessandro Verducci (Sparafucile), Gianfranco Zuccarino (Monterone), Antonio Pannunzio (Borsa), Guido Pasella (Ceprano), Maria Rosaria Abate (Contessa di Ceprano) e Barbara Grazzini (Paggio). Tra loro c'era anche un cantante che ieri sera ha ottenuto un piccolo successo personale: il baritono piacentino Valentino Salvini (Marullo), applaudito con calore dal pubblico di casa. Buona anche la prova del Coro Tamagno di Torino, diretto da Luigi Canestro. A incorniciare il tutto, la regia estremamente tradizionalistica di Carlo Romanini (pseudonimo dell'impresario Carlo Antonio De Lucia), che si vale delle scenografie di Silvia Alemani (quelle della prima scena dell'atto primo già usate per l'Amadeus in prosa con protagonista Luca Barbareschi e la regia di Roman Polanski) e delle coreografie di Aleksandr Sokolov. Questo Rigoletto estivo sarà replicato, sempre al Municipale, domani sera alle 21.30. La direzione del teatro ha annunciato che alle rappresentazioni di Carmen del 18e20 luglio si svolgeranno nel cortile del Farnese come da programma.

Alfredo Tenni

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