Domenica 23 Giugno 2002 - Libertà
Quattro sassofoni a spasso fra le note
Val Tidone FESTIVAL - Bel concerto del Quartetto di Firenze nella Rocca di Borgonovo, applausi e bis. Celebri melodie di film, arie struggenti e ritmi incalzanti
L'atmosfera era calda, l'altra sera, nella Rocca di Borgonovo; e non ci riferiamo solo al clima impietoso che in questo periodo rende soffocanti le nostre giornate, ma al programma trascinante e alla calorosa risposta del pubblico per il concerto eseguito nell'ambito del Val Tidone Festival. A esibirsi nel raccolto cortile del castello era il Quartetto di Sassofoni di Firenze, composto da Iacopo Sammartano (sax soprano), Andrea Lucchesi (sax contralto), Maurizio Cialfi (sax tenore) e Milo Vannelli (sax baritono); un gruppo già conosciuto in occasione dei Concorsi internazionali, avendo vinto l'edizione del 1998. Il concerto infatti rientrava nella rassegna "Val Tidone Album" dedicata ai premiati delle precedenti edizioni. L'impressione che si riceveva dalla serata era questa: un gruppo di amici che diverte e si diverte a suonare, e che comunica l'entusiasmo di fare musica insieme. Se queste sono le sensazioni del pubblico, sicuramente un concerto è ben riuscito: dopo vengono le considerazioni sulla qualità dell'esecuzione, sempre buona ma davvero bella in particolare nei momenti dei pianissimi, che hanno dato corpo a caldi impasti sonori e ad atmosfere soffuse e nostalgiche. Complice nella buona riuscita della serata è stata anche la scelta del programma: celeberrime musiche tratte da film, melodie struggenti e ritmi incalzanti. La prima parte del concerto (che era presentato da Rita Nigrelli) sposava ad alcuni classici - una Ouverture di Haendel e Fileuse di Mendelssohn - altri brani più conosciuti o recenti, come l'ironica Marcia funebre di una marionetta di Gounod, uno scanzonato ragtime di Joplin e una antologia da L'opera da tre soldi di Weill. Ma più apprezzata e gustata dal pubblico, anche perché ricca di musiche famosissime, è stata la seconda parte, che ha preso l'avvio col tema di Un americano a Parigi di Gershwin. A seguire Corybant Blue di Kynaston, Aires Rumanos di Itturalde (che dall'assolo iniziale del sax soprano si scatenava via via in un accelerando frenetico) e il celeberrimo The entertainer del "re del ragtime" Joplin, usato come colonna sonora del film La stangata. Ma i brani più suggestivi e più riusciti della serata, almeno a parere di chi scrive, sono stati Visit di Gershwin, una raccolta di motivi famosi (da Summertime a I got rhythm, The man i love, Wonderful) e lo struggente, meraviglioso Night club 1960 di Piazzola, dove particolarmente belle sono state le esecuzioni e gli arrangiamenti, ora dolenti, ora trascinanti negli accenti. Moltissimi gli applausi da parte del pubblico (nel quale erano presenti il sindaco e l'assessore alla cultura di Borgonovo, Domenico Francesconi e Francesco Cravedi; il Val Tidone Festival è promosso dal Comune di Pianello e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano in collaborazione con gli altri Comuni della valle, ed ha il patrocinio della Regione, della Provincia e della "Libertà"), che ha chiamato ripetutamente i quattro musicisti riuscendo a "strappare" loro due bis.
Angela Albanesi