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Domenica 23 Giugno 2002 - Libertà

Bobbio, corsi universitari nell'ex convento

La struttura dovrebbe servire per ricerche sul territorio. Il primo passaggio è però acquistare l'antico complesso. Progetto della Comunità montana insieme a tre atenei

Un forte interesse per l'iniziativa è stato espresso anche dal responsabile del Servizio geologico, sismico e dei suoli della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Pignone, che ha ipotizzato l'istituzione di un centro di ricerca cartografica. Inoltre, poiché insieme alla Provincia, alla Camera di Commercio e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Comunità montana ha dato sostegno alla realizzazione del corso di diploma universitario per tecnici del territorio dell'Università cattolica, tenuto in parte a Bobbio, il presidente Luigi Bertuzzi auspica il trasferimento integrale di tale corso nella nuova struttura. "Le sedi piacentine del Politecnico e dell'Università Cattolica - ha poi detto Bertuzzi - sono oggi comprese nel nuovo "Consorzio Aster - Scienza tecnologia impresa" tra le Università dell'Emilia-Romagna, gli enti di ricerca, la Regione, Unioncamere e le principali associazioni imprenditoriali. Per questo gli atenei piacentini potranno essere destinatari a pieno titolo dei finanziamenti che la recente legge regionale 7/2002 su "Promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico" metterà a disposizione per attività di ricerca scientifica a sostegno dell'innovazione per i sistemi produttivi (41,31 milioni di euro all'anno, equivalenti a 80 miliardi di lire)". Come ha spiegato ieri il professor Renzo Marchesi della sede piacentina del Politecnico durante un incontro con il presidente della Comunità montana, l'Ateneo è molto interessato alle attività sul territorio. Per questo si è già attivato per mettere le proprie competenze scientifiche e progettuali a disposizione delle esigenze espresse dalla Comunità montana, indicando Giuseppe Turchini, professore ordinario di Architettura tecnica nonché preside della VI Facoltà di Ingegneria, come il relatore di una tesi che dovrà costituire una ricognizione scientifica preliminare agli studi di fattibilità per il recupero del complesso architettonico. Nella struttura di 2.000 metri quadrati di superficie coperta e 9.000 metri quadrati di terreno di pertinenza (che secondo il presidente della Comunità montana dovrebbe avere un valore complessivo di circa 1.290.000 euro), potrebbe trovare posto una sala congressi (dovrebbe occupare l'intero volume della ex chiesa adiacente). Nei locali che si affacciano sui due chiostri troverebbero invece posto i centri di ricerca, i laboratori, le aule e gli uffici del centro universitario. Alla Regione sarà sottoposta una richiesta di finanziamento da destinare all'acquisto e al recupero del complesso. Paola Merli
BobbioIl complesso architettonico dell'ex convento di San Francesco a Bobbio potrebbe diventare un centro di ricerca ambientale per la difesa attiva del territorio. E' la scommessa della Comunità montana che ha avviato un progetto di acquisto e recupero del complesso dalla famiglia Malaspina, attuale proprietaria. Coinvolti ben tre atenei: il Politecnico di Milano, la Cattolica di Piacenza e la Facoltà di geomorfologia di Pavia. Una volta completato, il centro di ricerca ambientale dovrebbe costituire un polo multifunzionale di ricerca e didattica per istituti universitari. Oltre all'attività ambientale, paesaggistica, cartografica e geologica, la struttura sarebbe in grado di ospitare corsi universitari, master post-laurea, seminari e convegni.

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