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Sabato 20 Luglio 2002 - Libertà

Carmen nel fuoco delle seduzioni

Farnese Festival - Nel cortile del Palazzo in scena la celebre opera di Bizet, stasera replica. Brilla la Demidova, direzione sicura di Rota con l'Ofi

Dopo la pioggia tornò il sereno: un buon successo ha salutato la prima - rinviata di un giorno per il maltempo - della Carmen di Bizet andata in scena ieri sera nel cortile di Palazzo Farnese per il Farnese Musica Festival organizzato da assessorato alla cultura e Teatro Municipale col sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano sotto la direzione artistica di Paolo Bosisio. Un pubblico composto in misura notevole da giovani e neofiti dell'opera ha accolto con applausi la compagnia di canto (consensi particolarmente caldi sono stati tributati al mezzosoprano bielorusso Larissa Demidova, protagonista nella parte di Carmen), l'esecuzione dell'Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal sempre bravissimo Marcello Rota (il direttore che, secondo molti, riesce a spremere il meglio dall'orchestra piacentina) e l'allestimento estremamente tradizionale firmato dal regista Ruggero Bogani, in cui le coreografie di Roberta Marcolli giocavano un ruolo di grande rilievo. Rota, per l'occasione, ha deciso di rinunciare agli dialoghi parlati dell'originale (tipici del genere opéra-comique, cui la Carmen appartiene a pieno titolo) per valersi della cosiddetta "edizione Guiraud", la partitura dell'opera pubblicata nel 1877 - due anni dopo la morte di Bizet - che sostituisce ai dialoghi recitativi musicati e che ancora oggi costituisce per la gran parte del pubblico lirico la versione "tradizionale" di Carmen. Una scelta che ha lasciato una punta di rammarico nella fazione dei melomani più "duri e puri" presenti a Palazzo Farnese ma era in qualche modo imposta dall'esecuzione all'aperto (oltre ad aver arrecato un inconfessato sollievo nella maggior parte degli spettatori, un po' intimoriti all'idea dei dialoghi parlati in francese). Il mezzosoprano Larissa Demidova ha ben impressionato gli spettatori con la sua vocalità imperiosamente corposa e il suo temperamento e il suo magnetismo scenico. Il tenore Mauro Pagano (Don José) si è mostrato all'altezza della parte sfoggiando un gradevole colore vocale e un lirismo genuino. Applauditi anche l'Escamillo del baritono Carmine Monaco e la lirica Micaela della Santodirocco. Ha dato buona prova di sé anche il resto della compagnia: Eugenio Leggiadri-Gallani (Morales), Gianfranco Zuccarino (Zuniga), Maria Cioppi (Frasquita), Maria Vittoria Paba (Mercedes), Antonio Pannunzio (Remendado) e Giovanni Guerini (Dancairo). Onesta, nel complesso, la prestazione del Coro "Francesco Tamagno" di Torino diretto da Luigi Canestro. Meglio, nel loro campo, hanno fatto secondo noi - lo confessiamo - le Voci Bianche del Coro Farnesiano diretto da Mario Pigazzini. La Carmen sarà replicata nel cortile di Palazzo Farnese stasera alle 21.30. In caso di maltempo, lo spettacolo sarà trasferito al Municipale.

Oliviero Marchesi

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