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Venerdì 19 Luglio 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

Il film di Bellocchio sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia

L'ex vicesindaco Trespidi attacca... "Verdi piacentino, idea nostra"

Un breve film, cinquanta minuti in tutto, sul rapporto tra Giuseppe Verdi e la città di Piacenza. Tanti i riferimenti alla Traviata. Sarà proiettato alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. L'autore del mediometraggio, intitolato Addio al passato, è il regista piacentino Marco Bellocchio, che ha terminato proprio in questi giorni la lavorazione della pellicola: tutto è pronto per la programmazione nel tempio della cinematografia italiana. Quel film, in termine tecnico una docu-fiction (una sorta di incrocio tra il documentario e lo sceneggiato), era stato promosso da alcune istituzioni piacentine in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore, svoltesi lo scorso anno. A sostenere il progetto erano stati la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza, Cariparma e il Comune di Piacenza.
"Quando ho sentito Bellocchio l'ultima volta - racconta Massimo Trespidi, ora capogruppo di Forza Italia, ma nella passata Amministrazione vicesindaco e assessore alla Cultura - il film era quasi finito. Eravamo a pochi giorni dalle elezioni e c'eravamo dati appuntamento per la seconda metà di luglio, per organizzare la promozione dell'evento: era previsto infatti che la pellicola fosse proiettata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, e poi avremmo fissato una prima nazionale piacentina. In tutta questa fase, il ruolo del Comune avrebbe dovuto essere di sostegno al progetto, che l'Amministrazione aveva già provveduto a finanziare. Per noi era importante affermare la piacentinità di Verdi, una caratteristica del Maestro che chi oggi governa la città ha invece sempre messo in dubbio. Ricordo bene quando dicevamo che Verdi era piacentino e ci veniva risposto dal centrosinistra, proprio come dai cugini di Parma, che era un genio universale. Certo, questo è vero: ma perché privarcene?".
Il film di Bellocchio su Verdi fu l'unico progetto piacentino, oltre al retauro del Municipale, a ricevere un finanziamento dal comitato per le celebrazioni verdiane: in tutto arrivarono 80 milioni di lire al Comune. Altri 100 ce ne mise la Fondazione, e 70 ciascuno Banca di Piacenza e Cassa di risparmio. Anche perché lo stesso ingresso di Piacenza nel comitato non fu facile. Il Comune riuscì a entrare nel 1999, dopo due anni dalla costituzione dello stesso comitato.
Parecchie scene del documentario sono state girate nei mesi scorsi tra piazza Cavalli, il Teatro Municipale e Villa Verdi a Sant'Agata di Villanova. Nei luoghi della vita piacentina del compositore.
"Mi dispiace che i promotori di questo progetto non siano più in carica - dice Marco Bellocchio, in questi giorni a Bobbio per i corsi del suo seminario Farecinema - ma il merito di aver sostenuto questo lavoro resta sicuramente all'ex sindaco Guidotti e al suo vice Trespidi, che ci avevano creduto fin dall'inizio. Dopo le elezioni non ho più avuto contatti con il Comune di Piacenza: il progetto però va avanti lo stesso, a questo punto: a settembre sarà proiettato, nella sezione Nuovi Territori, alla Mostra di Venezia". Dopo il festival cinematografico dovrebbe essere la volta di Piacenza.
Sul punto, l'assessore alla Cultura, Stefano Pareti, non ha remore: "Valorizzeremo il progetto il più possibile - spiega - anche perché un film piacentino su Verdi è un'iniziativa da sostenere al massimo. Organizzeremo una presentazione ufficiale della pellicola, che potrebbe tenersi sia al Municipale che in un grande cinema della città. Forse meglio se in un cinema. Di certo non faremo passare la cosa inosservata".

Alan Patarga

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