Martedì 16 Luglio 2002 - Libertà
Marrocu, una stella per Tosca
Vigoleno - Dal 26 luglio l'opera a cura della Fondazione Toscanini. Baratta: "E' turismo lirico". Accanto a lei Ventre e Salvadori, sul podio Neuhold
Attorno al castello di Vigoleno ancora non si sono spenti gli echi della tempesta orchestrale del Rigoletto messo in scena con la regia di Vittorio Sgarbi, che già lo splendido maniero si prepara all'appuntamento con un'altra opera lirica. Il secondo titolo di questa estate vigolenese (e l'unico titolo non verdiano della stagione Busseto-Vigoleno 2002, organizzata dalla Fondazione Toscanini in collaborazione con le Province di Piacenza e Parma e coi Comuni di Vernasca e Busseto, nonché col sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano) è la Tosca di Puccini, che - dopo un'anteprima a inviti mercoledì 24 - andrà in scena a Vigoleno venerdì 26 alle 21.30 (con replica domenica 28 e martedì 30 alla stessa ora: i biglietti possono essere acquistati presso Piacenza Turismi e sul nostro quotidiano, da oggi i lettori potranno trovare il coupon da ritagliare, conservare ed esibire in biglietteria che dà diritto allo sconto sull'ingresso). Il lavoro di Puccini si alternerà con Il trovatore in scena alla Villa Pallavicino di Busseto il 23, 25 e 27 luglio. Carmen è un'opera che decisamente si presta molto a questa ambientazione turrita e fortificata, tanto che la Fondazione Toscanini aveva annunciato a Libertà il progetto di metterla in scena a Vigoleno già l'estate scorsa, quando il castello fu tenuto a battesimo come teatro lirico all'aperto da un Trovatore col direttore Günter Neuhold alla guida dell'Orchestra Toscanini e l'allestimento scenico della regista-coreografa Mietta Corli. L'una e l'altro firmeranno anche questa Tosca, che presenta una compagnia di canto di grande reputazione e notorietà che, accanto a una protagonista di prim'ordine come il soprano Paoletta Marrocu schiera un tenore noto in tutto il mondo come Carlo Ventre e il baritono Antonio Salvadori (presente solo alla "prima" e sostituito il 28 e il 30 da Paolo Ruggiero). A completare il cast, Cesare Lana (Angelotti), Stefanos Koroneos (Sagrestano), Gianluca Floris (Spoletta), Andrea Cortese (Sciarrone), il fiorenzuolano Alberto Mirino (Carceriere), il Coro Master di Piacenza diretto da Corrado Casati e il Coro di voci bianche Ars Canto Verdi diretto da Silvia Rossi. I costumi sono di Simona Olivieri; Marco Filibeck è il responsabile delle luci che in questo allestimento giocano un ruolo essenziale: la regista Corli sta scattando in questi giorni una serie di immagini "in notturna" del castello che saranno proiettate sugli spalti del castello medesimo. Questa Tosca vigolenese è stata presentata ieri mattina nella Sala del Consiglio provinciale dal vicepresidente della Provincia Ernesto Carini e da Gianni Baratta, direttore della Fondazione Toscanini che ha chiarito nel modo più netto gli obiettivi della stagione lirica all'aperto Busseto-Vigoleno: "Si tratta di un progetto artistico funzionale alla valorizzazione turistica delle province di Piacenza e Parma - ha detto - in cui, a sua volta, la forza d'attrazione di questi luoghi aiuta a richiamare un pubblico che normalmente non va a teatro. Noi della Fondazione Toscanini vogliamo evitare che l'opera lirica si estingua: organizziamo eventi lirici tutto l'anno, a Siena riusciamo a richiamare in piazza con l'opera 35mila persone. La stagione Busseto-Vigoleno, che sarà potenziata a partire dall'anno prossimo, è un'offerta di "turismo lirico" non concorrenziale ma complementare alla Scala e all'Arena di Verona e rivolta al pubblico internazionale: intendiamo attingere anche al bacino turistico del Lago di Garda e della Riviera romagnola. La Regione, come i privati che quest'anno ci hanno finanziato con 1milione e 800mila euro, crede molto in questo progetto. Non ripeteremo, comunque, l'errore che abbiamo commesso col Rigoletto, in cui l'alto prezzo del biglietto della "prima" ha disorientato il pubblico". Se "turismo" è la parola d'ordine dell'operazione, per quel che riguarda Vigoleno pare che essa stia dando buoni frutti. "I visitatori si sono moltiplicati - conferma Giuseppe Sidoli, sindaco di Vernasca, presente alla conferenza stampa - Una volta il mastio del castello era aperto al pubblico da maggio a ottobre: ora è aperto tutto l'anno, proprio per far fronte alle richieste continue. Abbiamo deciso di investire per far fronte a questo interessamento: sono in corso d'approvazione i progetti di tre nuovi parcheggi, ovviamente esterni al borgo. E il Comune ha messo a bilancio oltre 180mila euro per l'acquisto di Casa Tanzi, un palazzo vigolenese la cui ristrutturazione verrà a costare circa 750mila euro, per allestirvi il laboratorio necessario alla realizzazione tecnica degli allestimenti lirici".
Oliviero Marchesi