Domenica 14 Luglio 2002 - Libertà
Giovedì il debutto al Farnese, sabato la replica
Farnese Musica Festival: ieri al Municipale si è riunita la compagnia di canto "Carmen", prime prove in teatro
Come dice il proverbio, la pratica vale più della grammatica: proprio come il "Rigoletto" che l'ha preceduta, anche la "Carmen" di Bizet che sarà rappresentata giovedì 18 alle 21,30 nel cortile di Palazzo Farnese per il Farnese Musica Festival (con replica sabato 20 alla stessa ora) è stata presentata ieri mattina ai giornalisti non con la solita conferenza stampa (nella quale, in fondo, si può dire quello che si vuole) ma con la trovata più informale di ammettere i cronisti alla prima giornata di prove della compagnia di canto testé riunita nel Ridotto del Teatro Municipale. Prove accompagnate al pianoforte dal maestro Giovanni Brollo sotto la guida di Marcello Rota, il direttore d'orchestra che alla guida dell'Orchestra Filarmonica Italiana firma la parte musicale di questo allestimento che si vale della regia di Ruggero Bogani (assistito da Rossella Avanzini), della scenografia di Silvia Alemani e delle coreografie di Roberta Marcolli. Promosso dal Teatro Municipale (che inaugura così la sua prima stagione musicale estiva dai tempi delle antiche "recite ferragostane", e la prima in assoluto all'aperto) e dall'assessorato alla cultura del Comune, finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, il Farnese Musica Festival - che occhieggia nel nome al Rossini Opera Festival di Pesaro - è organizzato sotto la direzione artistica di Paolo Bosisio, docente di storia del teatro all'Università degli Studi di Milano. Questo festival all'aperto ha debuttato, paradossalmente, al chiuso: l'opera inaugurale del Farnese Musica Festival - il "Rigoletto" di Verdi andato in scena al Municipale il 25 e il 27 giugno scorsi - avrebbe dovuto essere rappresentata a Palazzo Farnese, ma (pare per una telefonata del neoassessore alla cultura Stefano Pareti, che all'indomani del suo insediamento si era reso conto che il Comune stava organizzando nelle stesse sere, e a poche centinaia di metri di distanza in linea d'aria, due spettacoli all'aperto piuttosto incompatibili fra loro: l'opera lirica e i maxiconcerti pop della rassegna "Tracce") fu spostata in tutta fretta e all'ultimo momento sul palco di un Municipale arieggiato per l'occasione col sistema "vecchio stile" dell'apertura dei finestroni ai diversi piani. Stavolta invece - a meno che le sere del 18 e del 20 non coincidano proprio con le uniche piogge della nostra estate - a ospitare l'opera più magnetica del grande repertorio lirico (con la perfetta essenzialità drammatica della storia passionale e violenta della gitana Carmen che fa perdere la testa al dragone don José e con la straordinaria musica di Bizet, rivoluzionaria ai suoi tempi e miracolosamente atemporale), sarà lo scenario altamente suggestivo del cortile del palazzo del Vignola. La giovane compagnia di canto di questa "Carmen" schiera, nei panni della protagonista, il mezzosoprano Larissa Demidova, cantante bielorussa (di Minsk) che, dopo essere diventata giovanissima una vedette del teatro di Ekaterinburg, si è trasferita in Italia dove si è accostata al repertorio verdiano, esibendosi anche in teatri importanti (è stata Preziosilla in una recente "Forza del destino" diretta da Massimo De Bernart al Regio di Torino). Il tenore genovese Mauro Pagano è Don José, il basso-baritono napoletano Carmine Monaco è il toreador Escamillo, il soprano foggiano Nunzia Santodirocco (vera rivelazione del "Rigoletto" di giugno) è Micaela. A completare il resto del cast, Eugenio Leggiadri-Gallani (Morales), Gianfranco Zuccarino (Zuniga), Maria Cioppi (Frasquita), Maria Vittoria Paba (Mercedes), Antonio Pannunzio (Ramendado) e Giovanni Guerini (Dancairo) e il Coro "Francesco Tamagno" di Torino diretto da Luigi Canestro. Nel maestro Marcello Rota (un direttore d'orchestra esperto e intelligente, specializzato nel repertorio lirico e veterano di orchestre e teatri tra i maggiori al mondo), l'Orchestra Filarmonica Italiana ritroverà con questa "Carmen" il direttore con cui, negli anni, ha saputo raggiungere il feeling migliore. Nella parte collettiva dei "monelli", assai cara ai melomani, troviamo una bememerita istituzione piacentina: le Voci Bianche del Coro Farnesiano di Piacenza dirette da Mario Pigazzini.
o. m.