Venerdì 12 Luglio 2002 - Libertà
Travo, lo Stato acquista l'area del Neolitico
Ritenuta di interesse nazionale, sono state avviate le operazioni di esproprio
Travo - E' ufficiale: la Soprintendenza ai Beni archeologici dell'Emilia Romagna acquisirà, tramite esproprio, l'area di Sant'Andrea, a Travo, sede di rilevantissimi ritrovamenti del periodo Neolitico. L'avvio della procedura, che per il suo completamento richiederà circa 2-3 anni di tempo, è stato confermato ieri da Parma dalla dottoressa Maria Bernabò Brea, della Soprintendenza, dopo il mini-vertice che si era tenuto mercoledì sera a Travo. All'incontro erano presenti anche il sindaco di Travo, Annibale Gazzola, insieme all'assessore alla Cultura Piera Garetti e alla consigliera Rosella Mambriani; per l'associazione culturale "La Minerva", da anni impegnata a fianco di Amministrazione e Soprintendenza sul fronte delle emergenze archeologiche locali, è intervenuto il presidente Walter Tagliaferri. L'area degli scavi, dell'estensione di circa un ettaro e che sarà oggetto dell'esproprio (di cui sono già stati informati i due proprietari), comprende anche la fascia di terreno che porta al Trebbia. "Sono fiduciosa sugli esiti dell'iter - ha affermato la Bernabò - che è stato avviato in considerazione del rilevante interesse archeologico di tutta l'area". Decisione, quella della Soprintendenza, peraltro avvalorata anche dal progetto di ricostruzione in loco di un Parco del Neolitico, progetto su cui l'Amministrazione travese si era già mossa a richiedere finanziamenti alla Fondazione di Piacenza e Vigevano e l'accesso a fondi comunitari. Sempre sul fronte dei ritrovamenti travesi, partirà quest'anno il 5 agosto la nuova campagna di scavi, svolta dalla Soprintendenza insieme al Comune e all'associazione "La Minerva" e con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano. All'appuntamento, che proseguirà sino al 30 agosto, interverrà anche una delegazione di studiosi d'Oltralpe, capitanata dal professor Alain Beeching, uno dei massimi esperti europei della cultura di Chassey, "madre" dell'ultimo Neolitico. Venti in tutto gli studenti che, per il periodo della campagna di scavi, si alterneranno a Travo, provenienti dalle Università di Pavia, Padova e Parma. Ai nastri di partenza dopo l'estate i lavori di sistemazione del Torrione rotondo del Castello Anguissola, che ospita in via temporanea i reperti nella fase di "restyling". "Il progetto - ha detto il sindaco Gazzola - usufruisce di un contributo di 26.800 euro messi a disposizione dal Comune oltre ad altri 20mila euro della Provincia. Oltre alla sistemazione dell'area interna al castello, l'intervento include anche il completamento di parte degli arredi del Museo civico archeologico ed il restauro di reperti destinati alla nuova sezione romana".
Simona Segalini