Lunedì 29 Luglio 2002 - La Voce Nuova di Piacenza
Mezzano Scotti aveva un monastero?
Interessanti ipotesi di ricerca storica presentate al convegno dell'Archivum Bobiense
A Mezzano Scotti esisteva un "monastero ombra"? Interessantissime le ipotesi avanzate al convegno di Bobbio per la presentazione del volume "Il Mosaico della Basilica di San Colombano in Bobbio", ennesima fatica storica e letteraria della prestigiosa rivista di "Archivum bobiense". Tra queste la relazione del professor Giacomo Coperchini ("Terre di San Colombano e il Monastero di Mezzano"): Coperchini ha illustrato una nuova traccia di ricerca, ipotizzando che a Mezzano Scotti possa essere esistito un piccolo monastero, nato in seguito a possibili contrasti insorti nell'abbazia di Bobbio: a fronte della severità della Regola di San Colombano, nel settimo secolo si sarebbe formata una diaspora, alcuni monaci se ne andarono nei territori verso il mare (Costa ligure, Toscana...), altri, decidendo di restare in Valtrebbia, pare che si fossero insediati più vicino all'abbazia, probabilmente a Mezzano Scotti. Presentato all'Auditorium di S.Chiara, il volume di Archivum Bobiense, edito da Artigrafiche bobiensi con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, è strutturato in tre parti: in 558 pagine, raccoglie gli studi di dieci autori, a cui si aggiungono una Cronaca ed una rassegna bibliografica. Elaborati dal prof. Flavio G. Nuvolone, docente universitario a Friburgo e direttore scientifico della Rivista, tali studi recano la sua firma in un capitolo dedicato all'iconografia di San Colombano. Il famoso storico si è soffermato sul significato del nome Giona (che peraltro appartiene anche al biografo di San Colombano), Giona come si chiamava anche il profeta della Bibbia, significa colomba e guarda a caso nell'iconografia di San Colombano c'è sempre una colomba che è volta verso l'orecchio dell'abate, quasi fosse un angelo che lo guida.
Jean-Michel Roessli ha poi proposto una più approfondita interpretazione del mito di Orfeo. Altrettanto interessanti le pagine di Ivo Musajo Somma sulla "Fondazione di Iona e l'espansione monastica irlandese". Giuseppe Ligato ha, infine, presentato uno studio sull'iconografia della "Prima Crociata nel Mosaico' dell'Abbazia, proponendone una nuova interpretazione: rivedere, e approfondire, l'iconografia classica nell'ottica moderna (ad esempio "come erano vestiti i guerrieri allora e come lo sono oggi, visto che in fondo siamo ancora in tempi di crociata"). Infine i due capitoli riguardanti la lotta partigiana negli anni che precedettero la Liberazione, di Maria Luisa Bressani e di Lucio Ceva, sono stati presentati dal prof. Pierre Racine, che peraltro ha condotto ricerche al riguardo.
Irene Malacalza