Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Giovedì 28 Aprile 2005 - Libertà

Centoventi associazioni nel mondo uniscono i piacentini emigrati

L'auspicio è che si intensifichi il rapporto fra organizzazioni private ed istituzionali della nostra terra ed i gruppi all'estero

Piacenza è sempre stata terra di emigrazione, da quella storica dell'800 a quella tra le due guerre fino a quella del dopoguerra. Si può affermare che nel mondo ci sono più "piacentini" all'estero che non a Piacenza. con nuclei familiari anche alla quinta - sesta generazione.
Da questo si può capire come l'emigrazione sia un fenomeno importante, enorme, con tanti risvolti economici, sociali e morali, ma quasi sconosciuto e poco considerato fino a qualche anno fa da noi "residenti".
Per chi è emigrato la vita è stata durissima: sacrifici e umiliazioni, struggente nostalgia e sofferenza.
Ora nel mondo ci sono 120 Associazioni piacentine - emiliano romagnole; è questa una valida forma "sociale" di incontro dei nostri emigrati in luoghi che per configurazione geografica (territori vastissimi) o politica (scarsa o impossibile integrazione nel contesto locale - ad esempio il divieto fino a pochi anni fa per gli italiani di entrare nei bar) ma soprattutto morale (infinita nostalgia dei propri luoghi di origine e del desiderio di contatto con compaesani) non sono sempre ospitali. E queste Associazioni sono considerate propaggini della nostra Italia, in esse si sviluppano attività che ricordano riti e tradizioni italiane, ma in modo autonomo, poco aiutate da noi "italiani".
Ed ecco allora che quando una persona, una associazione, una istituzione determina un contatto sincero e diretto con loro, ci si accorge di quanto amore e di quanto desiderio di Italia i nostri emigrati posseggano e di come si deve amare e stimare la propria Patria. La loro gioia è semplice, vogliono parlarti, spiegarti da dove vengono, i loro ricordi, i loro parenti, i loro successi, ma con grande pudore ti raccontano i loro sacrifici e i loro dispiaceri.
E' molto commovente, da pelle d'oca, vedere le lacrime nei loro occhi quando sentono la musica verdiana, il Va pensiero, perché nei loro occhi si legge la loro vita. Qui devo allora ricordare come nel 1993 la Fondazione di Piacenza e Vigevano, quando ero Direttore, istituì una sezione per seguire l'emigrazione: il Centro di documentazione dei piacentini all'estero che sviluppò una serie di iniziative tra cui una anagrafe degli emigrati e un periodico da inviare alle loro Associazioni, ma l'iniziativa purtroppo non ebbe seguito.
Nel 1998 fu allora costituita l'Associazione Piacenza nel mondo, per tenere i contatti con i nostri emigrati mediante l'organizzazione di manifestazioni culturali, concerti di musica lirica-strumentale e mostre fotografiche, perché sono le cose più comprensibili per loro e di più forte interesse.
Piacenza nel mondo ha sviluppato in questi anni decine e decine di iniziative a favore degli emigrati, tanto da meritarsi stima e considerazione in tutto il mondo, facendo conoscere e apprezzare la nostra città anche in continenti extraeuropei. Inoltre la Consulta per l'emigrazione della Regione Emilia Romagna, premiando e apprezzando la nostra attività, ci richiede le nostre Mostre per le manifestazioni che organizza in tutto il mondo .
E noi siamo onorati di concederle, anche perché ci è così possibile raggiungere nostri emigrati in luoghi molto lontani, cosa che altrimenti non potremmo fare come Associazione di volontariato puro e con poche risorse.
Il nostro impegno è comunque sempre ripagato dal sorriso, con gli occhi lucidi, e dalla lunga stretta di mano , che riceviamo dai "piacentini" che incontriamo nel mondo.
E' poi per noi un grande piacere vedere e incontrare all'estero i nostri missionari, in particolare gli Scalabriniani, che da sempre seguono gli emigrati, in posti quasi impensabili, dove c'è bisogno di aiuto e di assistenza, sempre vicini a chi ne ha bisogno e che sicuramente fanno anche da Ambasciatori alla nostra città in modo ammirevole e che non dobbiamo dimenticare.
La recente riunione della Consulta regionale per l'emigrazione, a Salsomaggiore, con la partecipazione di 200 tra Presidenti e Rappresentanti delle Associazioni emiliano romagnole, ha però evidenziato una nuova situazione. Infatti la Consulta ha creato un contatto istituzionale permanente con gli emigrati, essendo un punto di riferimento ben specifico, un apparato preposto a risolvere i loro problemi, con interventi concreti sul loro territorio, con un sito internet che ha veramente annullato le distanze e che raccoglie e invia informazioni e notizie, con incontri periodici, con manifestazioni presso di loro, con corsi di formazione, borse di studio e soprattutto iniziative che coinvolgono i giovani, figli e nipoti.
Tutto ciò ha determinato negli emigrati la grande soddisfazione di sentirsi finalmente uniti alla Madre Patria.
Gli incontri periodici che vengono sviluppati dalla Consulta qui in Italia permettono poi di sviluppare tra gli emigrati conoscenze e rapporti utilissimi anche per aspetti sociali, culturali ed economici. E' questa la via che la Consulta persegue con grande successo. A livello locale Piacenza nel Mondo è l'unica Associazione che si occupa di emigrati, per cui sarebbe molto utile sviluppare una collaborazione con gli Enti che organizzano manifestazioni e iniziative all'estero.

SANDRO MOLINARI Vicepresidente dell'Associazione Piacenza nel Mondo

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio