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Giovedì 28 Aprile 2005 - Libertà

Il centro Alzheimer incassa solo complimenti

I responsabili sottolineano l'originalità della struttura nel Piacentino. Callori: "Servizio di qualità". Caorso, il direttore dell'Ausl non si sbilancia sulla possibilità della convenzione

Caorso - Il Centro Alzheimer della casa protetta "La Madonnina" ha ricevuto la visita del direttore generale dell'Ausl, Francesco Ripa di Meana, e del presidente della Provincia Gianluigi Boiardi, che ieri pomeriggio si sono recati a Caorso per conoscere di persona la realtà della nuova struttura e incontrare in via informale il presidente della cooperativa sociale che la gestisce, don Riccardo Alessandrini, il direttore Giancarlo Mami e il sindaco di Caorso Fabio Callori. Ripa di Meana, che era accompagnato dalla dottoressa Elisa Cavazzuti, responsabile dell'Ausl per il sociale, non si è sbilanciato sulla possibilità di convenzionare con l'Ausl la struttura, cosa che desidererebbero i gestori del centro: "E'una realtà interessante" ha dichiarato il direttore, che ha commentato positivamente le soluzioni innovative della struttura "ma per la convenzione bisogna considerare che l'Ausl deve sottostare alle regole ragionali e alla specificità della nostra zona: la provincia di Piacenza ha un numero di letti convenzionati che già supera quelli di ogni altra provincia dell'Emilia Romagna. Valuteremo la cosa, sottoporremo ai nostri tecnici lo studio della struttura, e esamineremo in futuro i risultati del centro". I responsabili della struttura auspicano una convenzione per 20 dei 46 posti a disposizione: "La normativa richiede che in ogni provincia ci sia un nucleo sperimentale Alzheimer convenzionato con l'Ausl - ha dichiarato Mami - nel piacentino ogni centro per anziani ha un reparto Alzheimer, ma nessuno, eccetto il nostro, è stato creato ad hoc". Oggi nel centro Alzheimer risiedono trenta ospiti, diciotto dei quali sono stabili. "Sono numerose le richieste del cosiddetto ricovero di sollievo - ha precisato Mami - vale a dire del ricovero temporaneo, per uno o due mesi, che serve per andare in soccorso alle famiglie di chi soffre di Alzheimer. In questo periodo c'è stato un turnover di ospiti: alcuni sono già tornati dai parenti, e ora ne attendiamo altri, che hanno prenotato". Apprezzamenti positivi sono giunti da parte di Boiardi "per la possibilità" fornitagli dai gestori del centro "di un'esperienza nuova e interessante" che gli ha permesso di conoscere più approfonditamente la realtà caorsana, e da Callori, che ha chiesto al presidente della Provincia e al direttore dell'Ausl "di usare un occhio di riguardo per il centro di Caorso, che dà importanza alla qualità e non alla quantità del servizio". Ora si pensa all'inaugurazione ufficiale della struttura: "Sarà fatta - ha spiegato don Alessandrini - appena ci sarà la disponibilità delle autorità". Per il taglio del nastro, che dovrebbe avvenire prima dell'estate, si attende il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Giacomo Marazzi.

Alessia Strinati

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