Venerdì 2 Agosto 2002 - Libertà

Malati terminali. L'impegno resta

L'intervento

È il caso di chiarire in modo definitivo l'evolversi degli eventi in merito alla sospensione della convenzione nella cura dei malati terminali, attuata dalla nostra Azienda Usl con l'Associazione Ucupad (Unità di cure palliative per l'assistenza domiciliare) di cui sono presidente. Dopo una prima riunione, l'Azienda si era detta disponibile a rivedere la convenzione. Attualmente questa proposta è stata abbandonata in quanto il malato terminale deve essere seguito direttamente dal medico di famiglia; viene attuata invece una convenzione per la sola consulenza che il medico curante può utilizzare con i medici Ucupad. Tutto questo secondo le indicazioni regionali e con la motivazione del risparmio. Da parte dell'Azienda era stata chiesta anche la collaborazione con gli infermieri Ucupad. Questi però non hanno accettato, perché non se la sentono di collaborare con medici che non conoscono e dai quali non possono avere sempre collaborazione e un sicuro appoggio. Va anche detto che un conto è prendersi a carico un paziente con tutti i suoi problemi, un altro è andare ad eseguire singole prestazioni. L'Associazione Ucupad continuerà comunque la sua attività a livello educativo e culturale in quanto il malato terminale, oltre ai problemi di ordine fisico, ne presenta altri di ordine terapeutico, psicologico, comportamentale e familiare che meritano attenzione. Anche perché, se da un lato si fa sempre più strada la ricerca della qualità di vita in questi pazienti, dall'altro si sente sempre più l'esigenza di aiutare il malato terminale a finire i suoi giorni senza sofferenza. Morire bene, serenamente, infatti non è cosa di poco conto. Un grazie particolare al prof. Mazzocchi e al consiglio direttivo della Fondazione di Piacenza e Vigevano che si sono impegnati, ancora una volta, a sostenere la nostra iniziativa.

* Presidente dell'Associazione "Il Nodo"

Renzo Ruggerini*