Martedì 27 Agosto 2002 - Libertà
Travo, così eravamo seimila anni fa
Confermata l'alleanza con il Centro nazionale di ricerca scientifica francese. Domani la visita ufficiale. Con il carbonio 14 datato l'insediamento di Sant'Andrea
E' ufficiale: per il sito archeologico di sant'Andrea, a Travo, partirà una collaborazione scientifica tra la Soprintendenza ai beni archeologici dell'Emilia Romagna ed il Cnrs francese (Centro nazionale di ricerca scientifica). In virtù di questa nuova alleanza, per "l'emergenza" archeologica travese, già nota a livello nazionale per l'eccezionalità dei suoi ritrovamenti, si aprirà uno scenario internazionale. Già entro breve, campioni dei reperti di sant'Andrea potrebbero essere inviati da Travo nei laboratori d'Oltralpe per costituire oggetto di studi. Ma l'ultima campagna di scavi, ancora attualmente in corso, ha anche permesso un risultato senza precedenti: l'impiego di dotazioni al carbonio 14 fra gli strumenti di indagine ha infatti eccezionalmente consentito di fornire una precisa età anagrafica al villaggio neolitico di Travo. E gli studiosi hanno stabilito che l'antico insediamento risale ad un preciso periodo, che va dal 4300 al 4000 avanti Cristo; è stata confermata anche la durata dell'esistenza del villaggio di agricoltori in riva al Trebbia, che sarebbe sopravvissuto agli eventi per diverse centinaia di anni. Nel frattempo, è in programma per domani pomeriggio, alle ore 17, una visita ufficiale alla sede degli scavi, condotti dalla Soprintendenza in collaborazione con il Comune di Travo e l'associazione "La Minerva" e con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano: insieme all'archeologa della Soprintenza Maria Bernabò Brea e al professor Alain Beeching, "patron" della delegazione francese ancora a Travo, interverrà anche il nuovo soprintendente Luigi Malnati, che ha di recente sostituito Mirella Calvani. Durante la visita, a cui potrà accedere anche il pubblico, sarà presente l'architetto Riccardo Merlo, che ha realizzato la ricostruzione grafica della capanna neolitica un tempo esistente. Al sopralluogo, insieme agli studenti delle Università di Parma, Padova e Pavia che hanno preso parte all'ultima campagna di scavi, parteciperà inoltre una nutrita rappresentanza dell'Amministrazione travese, con il sindaco Annibale Gazzola, responsabili della Fondazione e alcuni amministratori dei Comuni della Val Trebbia e di Pianello e Lugagnano; attesa la partecipazione, per la Provincia di Piacenza, dell'assessore alla Cultura Vittorio Anelli. "L'equipe di studiosi francesi - ha riferito ieri la Bernabò Brea - è intenzionata a partire con la collaborazione sia per gli scavi sia per lo studio del materiale fino ad oggi rinvenuto". Risulta intanto ancora in corso la procedura di esproprio dell'area degli scavi, che dovrebbe essere acquisita dallo Stato. "Il progetto di ricostruzione della capanna neolitica - ha dichiarato il sindaco travese Annibale Gazzola - condiviso da Comune e da Fondazione, è stato inserito in una graduatoria di riserva per l'accesso ai finanziamenti europei. Se tale progetto andrà in porto, Travo, con la capanna, gli scavi ed il Museo civico potrà ben divenire una autentica cittadella archeologica, fulcro culturale e turistico del nostro territorio".
Simona Segalini