Lunedì 26 Agosto 2002 - Libertā
L'ultimaprovincia, le angosce di Caravaggio
Stasera al Farnese Piccolo Parallelo apre la vetrina, in anteprima l'esito del laboratorio
Il teatro di strada si mette... in strada. Stasera infatti parte Lultimaprovincia, la tradizionale rassegna curata dai Manicomics con il patrocinio di Regione e Provincia, in collaborazione con i Comuni di Piacenza, Castelsangiovanni, Pontenure e Rivergaro, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e l'apporto dell'associazione Tramballando di Rivergaro. Si parte stasera e domani dal cortile del Palazzo Farnese (poi si farā tappa negli altri comuni che collaborano). Stasera sono in programma due appuntamenti. Il primo, con inizio alle 21, sarā l'Esito finale del laboratorio teatrale Un qualcosa che ritorna, realizzato presso agli Ospizi Civili sul tema della durata da Giada Balestrini e Giancarlo Locatelli. Alle 21.30 sarā la volta del primo spettacolo ospite della rassegna. Si tratta di Caravaggio...i furori sulla vita e l'opera del pittore Michelangelo Merisi detto Caravaggio. La produzione č del teatro Piccolo Parallelo; testo, regia, luci e scelte musicali di Enzo Cecchi, protagonista Gianmarco Zappalaglio, costumi di Edi Zappalaglio, musiche di De Cavalieri, Arcadelt, De Lassus eTalking Head. Lo spettacolo nasce dal confronto della visione dei quadri di Caravaggio con idee e ipotesi che Enzo Cecchi ha maturato relazionandosi agli studi di Roberto Longhi, Mia Cinotti, Mina Gregori, Maurizio Calvesi e al film di Derek Jarman. Cecchi si č soffermato su uno degli aspetti meno sondati della vita di Caravaggio, vale a dire gli ultimi mesi del suo soggiorno a Napoli, l'imbarco per Porto Ercole e la sua morte. L'ipotesi che fa Cecchi č che Caravaggio fosse segregato a Napoli per essere protetto dai sicari che giā lo avevano aggredito e lo volevano morto, ma anche per essere usato come ostaggio per eventuali baratti e altre speculazioni. "Il nostro Caravaggio segregato a Napoli e poi morente a Porto Ercole - dice Cecchi - č un uomo ferito e stanco, consapevole di essere ormai ingombrante come persona e come artista, consapevole di essere "parte infetta" da eliminare". Nello spettacolo sono stati utilizzati brani da Rappresentazione di anima e corpo di Emilio De Cavalieri (la cui formula del "recitar cantando" ha avuto,secondo Cecchi, influenze sulla pittura del Caravaggio) e madrigali di Lassus e Arcadelt conosciuti e cantati a Roma i cui spartiti compaiono dipinti nei ritratti di vari musicisti e suonatori. I "furori" del titolo richiamano la fretta di vivere e dipingere, come gli eroici furori di Giordano Bruno, come i grandi cambiamenti che con il nuovo mondo attraversavano la vita sociale, politica e religiosa di quell'epoca. Piccolo Parallelo č formato da Enzo Cecchi, drammaturgo e regista, Giamnmarco Zappalaglio, attore e direttore artistico, ed Enrica Fontanini. E' stato fondato nel 1981 a Bologna. In 20 anni ha prodotto 29 spettacoli rappresentati in 150 cittā in Italia e in Europa. Dal '99 ha sede al Teatro Galilei di Romanengo, in provincia di Cremona. La compagnia č attiva nel teatro di ricerca.
r. s.