Giovedì 22 Agosto 2002 - Libertà
Travo: sul Denavolo casa-famiglia per bambini in difficoltà
Una casa-famiglia per bambini in difficoltà, allontanati dai genitori su ingiunzione dei Tribunali per i minori o per iniziativa diretta degli assistenti sociali. La struttura, che si chiama "Piccolo mondo", ha appena visto la luce in Val Trebbia, sul monte Denavolo, in località Casalini, all'interno di un vecchio cascinale oggi recuperato (nella foto di Franzini). Verrà inaugurata ufficialmente domenica pomeriggio, alla presenza delle autorità, per entrare in attività il primo settembre. Si tratta di un progetto partito da un privato, Osvaldo Fusi, già responsabile dell'ufficio Ricerca dell'Università Cattolica di Milano e oggi in pensione, che per recare in porto l'iniziativa ha raccolto attorno a sé, e alla propria famiglia, una cordata di amici ma anche di enti: la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha infatti destinato un contributo al progetto, e così pure alcuni fondi erano arrivati dalla Comunità Europea. La casa-famiglia di Travo, realizzata in accordo con la normativa regionale, ospiterà fino a sei bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Prevista, nell'ambito dello stesso progetto dell'associazione di volontariato "Piccolo mondo", fondata dallo stesso Fusi, anche la costituzione nella sede sul Denavolo di un Centro Studi finalizzato alla formazione e all'interculturalità: anche su questo fronte, hanno riferito i responsabili, passi avanti sono già stati compiuti e presto, grazie ai contributi dell'Università Cattolica di Milano, sarà avviato anche un collegamento informatico del Centro con altri luoghi del mondo, soprattutto nell'ambito delle missioni (tra le coordinate di questo progetto è contenuta infatti un'attività specifica di formazione per laici destinati alle missioni). Sulla casa-famiglia di prossima apertura è intervenuto Ludovico Albasi, vice sindaco del Comune di Travo e assessore ai Servizi sociali del paese della Val Trebbia: "Si tratta di un progetto significativo - ha detto Albasi - che in futuro vedrà il convenzionamento del nostro Comune con la struttura. Inoltre - ha riferito ancora Albasi - è in programma che i bambini che vi saranno ospitati siano inseriti nelle scuole di Travo". Già avviato, secondo i responsabili dell'iniziativa, l'iter di colloqui con altri Comuni del territorio e con l'Azienda Usl di Piacenza in vista di probabili convenzioni. Numerose le richieste di accesso già sul piatto, fino a questo momento prevalentemente provenienti da Milano e dall'hinterland. "Il progetto di casa-famiglia - ha riferito una delle responsabili, Maria Sofia Galassi Fusi - nasce con l'intento di evitare che i bambini allontanati dalle famiglie finiscano negli istituti. Noi siamo consapevoli che la nostra comunità non rappresenta la soluzione finale dei tanti problemi che affliggono questi bambini - ha detto ancora la responsabile - ma qui, per loro, sarà possibile ritrovare un ambiente familiare e, insieme, vivere al fianco di altri coetanei segnati da uguali esperienze".
Simona Segalini