Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Domenica 11 Agosto 2002 - Libertà

Il punto sui lavori di restauro iniziati nel 1997

Teatro Verdi, l'opera è a metà. Tornerà a vivere un tempio laico dell'Ottocento

Fiorenzuola - Come procedono i lavori? "Il recupero è diviso in tre stralci: il primo, già ultimato, riguardava il foyer, i locali al primo piano e il sottotetto. Il secondo - diviso in tre lotti - riguarda palcoscenico, platea, palchi e loggione. Il primo lotto è relativo alla parte muraria e agli impianti elettrico e di riscaldamento. Il secondo riguarda la messa in opera di una piattaforma elevatrice nella fossa dell'orchestra che potrà essere alzata a livello del palcoscenico per estenderne la superficie. Con il terzo lotto saranno sistemate le attrezzature e l'impianto elettrico del palcoscenico, il sipario, i fondali e gli arredi. Infine, un terzo stralcio porterà al recupero dei locali a piano terra e al primo piano che si affacciano su Largo Alberoni e Via S. Fiorenzo. Ma per poter usare il teatro sarà sufficiente arrivare alla fine del secondo stralcio". A che punto siete? "Entro l'anno sarà completato il lotto iniziale del secondo stralcio. Abbiamo già sistemato il palcoscenico e la platea". Avete incontrato difficoltà? "Due in particolare. Anzitutto, il "graticcio", una struttura a listelli posta in alto, sopra il palcoscenico, utilizzata per calare e sollevare oggetti. Oggi viene realizzata in metallo leggero; quella esistente è invece in legno, molto pesante. La Soprintendenza ai beni architettonici e il paesaggio dell'Emilia di Bologna ci ha imposto di conservarla. Abbiamo allora sistemato le travi in legno (alcune sono lunghe oltre 12 metri) che la sostengono, che presentavano profonde fessure e applicato tiranti in acciaio per aumentarne la capacità portante. Poi il pavimento dei corridoi laterali dei palchi: è in "cementino", un tipo di mattonelle utilizzate fino agli anni '20. Per posare i cavi elettrici abbiamo dovuto sollevarle, ed un certo numero si è rotto. Fortunatamente, ne abbiamo acquistate da un vecchissimo stabilimento di Lucca, che le fabbrica ancora con la stessa tecnica e gli stessi macchinari". Come sarà l'acustica, una volta terminati i lavori? "Il capitolato di appalto ci impegna a conservarla uguale a quella originaria e in caso di diversità, a ripristinarla". Una bella responsabilità... "In settembre faremo delle prove di verifica. Un problema potrebbe nascere dalla sistemazione della pavimentazione della platea, costituita da tavole non più adatte al fissaggio delle poltrone, sotto le quali c'è un'intercapedine che fa da cassa di risonanza. Abbiamo installato un tavolato aggiuntivo e questo potrebbe aver modificato l'acustica. Ma siamo ottimisti". Restaurare un teatro ha un certo fascino… "L'architetto Spigaroli ed io facemmo il primo sopralluogo nell'89. Dopo un rilievo plano-altimetrico, grazie al Circolo Cinefotografico documentammo con foto tutti gli aspetti più importanti. Io poi ho lo studio a 20 metri dal Teatro, per cui mi sento un po' il "nume tutelare" dei lavori". Come sarà il teatro una volta finito? "La struttura a palchi è stata mantenuta intatta. Saranno disponibili 350 posti, per una spesa complessiva di 10 miliardi delle vecchie lire. Pitture, scritte e stucchi saranno restaurati. Quanto alle poltrone, quelle originali sono in discrete condizioni, ma molto scomode. Decideremo se farle sistemare o metterne di nuove, simili alle originali ma più comode". A quando l'inaugurazione? "Nel dicembre 2004 speriamo di fare gli auguri di Natale con un'opera. Naturalmente, finanziamenti permettendo!" Mauro Bardelli fiorenzuola "Chi ben comincia è a metà dell'opera". Espressione sempre attuale ma, nel caso del Teatro Verdi di Fiorenzuola, quanto mai appropriata. Il restauro e recupero funzionale della struttura, iniziato nel '97 su progetto dell'ingegner Giovanni Zilli e dell'architetto Marcello Spigaroli, è infatti giunto alla metà dei lavori. Per saperne di più, abbiamo parlato con uno dei due progettisti, l'ingegner Zilli.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio