Sabato 21 Settembre 2002 - Libertà
"Addio", ed è festa per Bellocchio
Cineclub - Applausi, commozione e una medaglia al regista consegnata dal sindaco Reggi. Folla da grande evento ieri sera all'Iris alla prima del film
Una folla davvero da "grande evento" ha salutato ieri sera, alla Multisala Iris 2000, la prima proiezione piacentina di... Addio del passato..., il film dedicato dal regista piacentino Marco Bellocchio alla sua città (il lavoro è stato commissionato dal Teatro Municipale e dal Comune, col sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di sponsor privati). File interminabili fuori dal cinema (i 550 posti della Sala Farnese, al primo spettacolo, vengono "bruciati" in pochi minuti, lasciando fuori centinaia di spettatori in attesa). Un piccolo drappello di autorità e personalità note (c'erano, tra gli altri, il sindaco Roberto Reggi, il questore Pietro Innocenti, l'assessore provinciale alla cultura Vittorio Anelli, l'editrice di Libertà Donatella Ronconi). E anche quegli spettatori molto speciali che sono i protagonisti piacentini di questo film: i soprani Paola Quagliata (storpiata in "Paolo" dai titoli di testa), Giovanna Beretta, Elena Rossi e Daniela Pilla, la giovanissima Eleonora Alberici, il musicologo Francesco Bussi, l'ex presidente degli Amici della Lirica Sandro Bosoni, tutti concordi nel raccontare il divertito coinvolgimento della loro "prima volta" come attori di cinema. Alla proiezione, la Piacenza in sala si emoziona, ride, si commuove e applaude vedendosi rappresentata sul grande schermo attraverso le battute semi-dialettali, i volti familiari, le immagini dei luoghi amati, la calda voce di Nino Castellini che legge i versi di Piaseinza di Valente Faustini. La serata, presentata da Giovanni Palisto di Telelibertà e Radio Inn, viene introdotta dall'assessore alla cultura Stefano Pareti, che rende omaggio all'Amministrazione precedente per aver commissionato a Bellocchio questo film (Massimo Trespidi, predecessore di Pareti, riceve un applauso) e racconta una piccola storia iniziata 19 anni fa. E' la storia di una medaglia, di cui il Comune, in quell'11 giugno 1983 che vide la solenne celebrazione per i 2200 anni dalla fondazione di Piacenza, aveva deciso di insignire 23 piacentini che avevano illustrato nel mondo il nome della città. C'erano diversi cardinali (antica specialità locale), stilisti, storici, giornalisti e un regista: Marco Bellocchio, appunto. Ma solo 22 delle 23 medaglie furono consegnate: Bellocchio, impegnato sul set di Enrico IV, non si presentò alla cerimonia. Ma non si sfugge al proprio destino: ieri sera quella medaglia - rinvenuta dopo 19 anni in una cassaforte comunale - è stata consegnata al regista dal nuovo sindaco Roberto Reggi che, stringendo la mano al cineasta, ha detto che "il suo successo e i suoi riconoscimenti fanno sentire noi piacentini orgogliosi come se fosse anche merito nostro". Bellocchio ha ringraziato la città e il direttore del Municipale Stefano Pronti, salutando gli "amici bobbiesi" presenti in forze (c'era anche il suo attore-feticcio Gianni Schicchi). "Fino a ieri avevo della lirica una conoscenza assolutamente dilettantesca - ha detto il regista, che accarezza il progetto di un film tratto dal Rigoletto - Girare... Addio del passato... è stato per me l'occasione di conoscere da vicino un mondo affascinante".
Oliviero Marchesi