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Giovedì 19 Settembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

Il Politecnico nell'ex centrale?

Il sindaco chiederà ai proprietari dell'impianto "Emilia" di ospitare i laboratori

"Il Politecnico di Milano è nato grazie alla sinergia tra Comune, Cassa di Risparmio e l'attività dei giovani imprenditori. Ci auguriamo che con un'affine collaborazione il Politecnico cresca anche a Piacenza". Così il presidente pro tempore del Centro per lo Sviluppo del Polo di Piacenza, Renzo Marchesi, ha aperto l'incontro che ha preceduto l'inaugurazione della mostra per i cento anni dell'Associazione laureati del Politecnico di Milano (Apl). Presenti anche il sindaco Roberto Reggi, il prorettore del Politecnico di Milano, Giampio Bracchi, e l'ingegner Attilio Ceresa, rappresentante della Fondazione di Piacenza e Vigevano. "E' fondamentale - ha detto Marchesi - una proficua collaborazione tra mondo della ricerca e mondo imprenditoriale, così come è accaduto a Milano. Ci stiamo muovendo bene, ma non bisogna parlare di risultati acquisiti perché anche nell'università c'è competizione e dobbiamo divenire un luogo che produce cultura e conoscenza scientifica, non soltanto trasmetterla".
Reggi, nella doppia veste di sindaco e di laureato al Politecnico, ha ricordato che "il Comune ha fornito i locali, ma non è finita qui. Speriamo di costruire un connubio forte tra impresa e Politecnico. Puntiamo inoltre all'apertura di una facoltà d'Architettura e all'individuazione di strutture dove inserire nuovi laboratori. Penso alla Centrale Emilia. Lunedì incontrerò l'amministratore delegato della società proprietaria dello stabile, e abbiamo avuto proposte di imprese interessate al progetto".
E' toccato poi all'ingegner Ceresa ricordare l'amore della Fondazione per il polo universitario piacentino. "Un amore non disinteressato, dal momento che la Fondazione, intervenendo a favore della ricerca, si prefigge come risultato lo sviluppo economico del territorio. L'augurio è che il rapporto tra industria locale e università non sia un flirt temporaneo, ma qualcosa di duraturo".
Per ultimo è intervenuto Giampio Bracchi che ha ricordato la presenza a Piacenza di numerosi collegi, conventi, edifici "che devono essere riconvertiti, ma per far questo servono ovviamente dei fondi". Dopo aver ringraziato tutti gli Enti, tra cui Comune, Provincia, Banca di Piacenza, Cassa di Risparmio, per gli aiuti forniti, Bracchi ha auspicato che l'aiuto arrivi presto anche dalla Regione "Aspettiamo incentivi anche dalla Regione, che in futuro avrà sempre più fondi per sostenere le università". Il docente di Tecnologia Meccanica, Michele Monno ha chiarito infine il progetto del Politecnico: "E' importante il radicamento sul territorio. Piacenza ha un'industria soprattutto meccanica che cerca personale qualificato. Di conseguenza è attivato in loco un corso di laurea orientato alle macchine utensili, nel quale sono previste ore di tirocinio. Corso presente solo a Piacenza, proprio per andare incontro alle necessità del territorio".

Filippo Lezoli

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