Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Sabato 12 Ottobre 2002 - Libertà

Maratona notturna per Piacenza Fiere

Trattativa a oltranza con maratona notturna a Palazzo Mercanti per mettere a posto il primo tassello delle nomine degli enti derivati. Ma è stata dura, ieri sera, durante la riunione indetta dal sindaco con i capigruppo in Consiglio Comunale e i segretari dei partiti di maggioranza (Ds,
Margherita, "Piacentini per Reggi" e Rifondazione Comunista) trovare l'accordo sui nomi dei rappresentanti del Comune nel consiglio di amministrazione dell'ente fieristico. In pole position il nome di Silvio Bisotti, ma in serata è rispuntata da un altro versante la canditura di Carlo Merli, docente universitario e presidente di "Piacenza Intermodale". Ieri sera hanno varcato la soglia di Palazzo Mercanti, Carlo Berra, Alessandro Miglioli, Alberto Squeri, Luigi Baggi, oltre a segretari o esponenti delle dirigenze politiche provinciali dei rispettivi partiti o movimenti.
Durante l'incontro preliminare di sabato scorso, servito alla messa a punto dei criteri di nomina, a ciascuna formazione era stato richiesto un elenco di nomi di "papabili" per andare a ricoprire i posti degli enti derivati. Sostanzialmente quattro i tavoli su cui si gioca la partita delle nomine, in ordine di priorità: Piacenza Expo, Tesa e - a seguire - Tempi e la nuova Agenzia d'Ambito per la gestione delle acque e dei rifiuti, dove entra in campo anche la Provincia. Ancora sullo sfondo rimane invece la Fondazione di Piacenza e Vigevano, le cui sorti sono intimamente legate alle vicende nazionali relative alla definizione delle nuove regole governative per la riorganizzazione delle fondazioni. Il metodo che il sindaco Reggi ha inteso applicare pare ricalcare molto da vicino quello utilizzato per la designazione degli assessori: ai partiti spetta l'indicazione di una rosa di possibilità, al primo cittadino la decisione finale sull'assegnazione dei ruoli. Un vero e proprio gioco a incastri dove oltre ai criteri della competenza e della professionalità dei singoli occorre farsi carico di far tornare gli equilibri politici e di rappresentanza partitica: un metodo che, esattamente come accadde in occasione della scelta della giunta, sembra piacere molto poco alla Quercia. La volontà dei Ds è di ricondurre la libertà d'azione del sindaco dentro la cornice della coalizione, dove i partiti hanno un preciso peso specifico. Per questo saranno necessari altri momenti di confronto fra Reggi e le forze del centrosinistra per approdare alla sistemazione di tutti i tasselli delle nomine. Con la presidenza di Piacenza Expo attribuita ad un esponente della Margherita, il vertice di Tesa appare ormai destinato a un diessino. In questo senso le quotazioni di Carlo Berra, legato al delicato ruolo di capogruppo in consiglio comunale, paiono in ribasso, mentre in circolazione rimane l'opzione Ernesto Carini, vicepresidente della Provincia. Ai "Piacentini per Reggi" dovrebbe toccare un ruolo di primo piano nella partita di Tempi, che tuttavia si annuncia ancora lunga. A differenza di Tesa, il vertice è ancora in carica e all'orizzonte si profila il progetto di scissione in due società di capitali distinte.

Mauro Ferri

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio