Sabato 12 Ottobre 2002 - Libertà
Donne senza tetto, casa pronta
Una casa di accoglienza a Piacenza per donne senza fissa dimora: nell'arco di un mese il nuovo servizio dovrebbe decollare a tutti gli effetti. Già individuata la sede, che troverà collocazione nel complesso di Cà Torricelle, alle porte della città, nei locali attualmente adibiti a foresteria. I particolari dell'iniziativa, già prevista dalla precedente Amministrazione, non sono per il momento ancora definiti. Resta tuttavia l'impegno degli attuali inquilini di Palazzo Mercanti ad avviare al più presto l'attività. Il rifugio per clochard della stazione, che aprirà mercoledì 16 ottobre, sarà destinato infatti soltanto a uomini. "Nel giro di un mese - ha fatto sapere ieri l'assessore ai Servizi sociali del Comune di Piacenza Leonardo Mazzoli - se non interverranno ostacoli di natura tecnica verrà aperto a Cà Torricelle il servizio di accoglienza per donne senza fissa dimora, al fine di fornire completezza a questo tipo di utenza". Annunciata invece per mercoledì prossimo, alle ore 12, l'apertura ufficiale del rifugio per i clochard piacentini che si trova in una struttura di proprietà comunale, all'interno del recinto della stazione ferroviaria. L'edificio, inaugurato il 23 maggio 2002, era stato oggetto di un laborioso progetto di recupero a cui aveva partecipato una vasta cordata di enti ed associazioni; in prima fila gli alpini, che ai lavori di ristrutturazione avevano dedicato 2mila ore di lavoro. E che l'altro ieri, per voce del loro presidente provinciale Carlo Fumi, hanno manifestato il loro disappunto per il protrarsi della mancata apertura dei cancelli. Quali sono state, da parte del Comune, le ragioni di questo ritardo? "Apriremo solo mercoledì prossimo, come già programmato - ha replicato l'assessore Mazzoli - in quanto, rispetto alla data dell'inaugurazione ufficiale, mancavano ancora diverse condizioni effettive per un avvio a pieno regime della struttura". Tra le "condizioni effettive" a far difetto, secondo Mazzoli, anche il certificato di abitabilità dell'edificio, pervenuto agli uffici comunali a fine agosto. "Oltre alla questione dell'abitabilità - ha proseguito Mazzoli - è stato nostro impegno verificare anche i contenuti del nuovo servizio (ndr. che verrà gestito in convenzione con il Comune di Piacenza dai volontari della Ronda della carità) -. L'obiettivo a cui abbiamo cercato di fare riferimento è stato quello di costruire un servizio calibrato rispetto a quanto già esistente, affinchè anche questo rifugio per senza fissa dimora possa funzionare in rete. Nonostante qualche ritardo - ha concluso l'assessore ai Servizi sociali - apriremo comunque in tempo per consentire agli ospiti di affrontare la stagione fredda". La spesa destinata al servizio viene coperta
in parte dal Comune ed in parte con contributi regionali: per i primi sette mesi di attività, la spesa prevista sarà di 20mila euro. Per il 2003 gli esborsi necessari a garantire il proseguimento della gestione del servizio sono già stati inseriti a bilancio. Per la ristrutturazione del rifugio della stazione erano scesi in campo diversi sponsors, tra cui i Lions Gotico, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e il geometra Franco Ultori. Contributo significativo era venuto da un lascito privato, da parte dello scomparso professor Francesco Segadelli, a cui la struttura è stata intitolata.
Simona Segalini