Mercoledì 9 Ottobre 2002 - Libertà
L'onore offeso si fa tragedia
Venerdì tavola rotonda in Fondazione e spettacolo al Teatro dei Filodrammatici. In scena le vendette cruente dei coniugi
La tragicità dell'onore offeso - e soprattutto le conseguenti, cruenti vendette consumate in ambito familiare - fanno da sfondo a tutta una letteratura teatrale concentrata prevalentemente tra il Medioevo e il Barocco. Ed è proprio questo filone che verrà scandagliato da una tavola rotonda organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dal Centro Studi sul Teatro Medioevale e Rinascimentale di Roma che si terrà venerdì 11 ottobre a partire dalle ore 10.
Tavola rotonda Nell'Auditorium di via Sant'Eufemia interverranno su Il senso tragico dell'onore dal Medioevo al Barocco, coordinati dal prof. Federico Doglio, presidente del Centro Studi sul Teatro Medievale e Rinascimentale: il prof. Achille Tartaro, dell'Università di Roma, sul tema Il tragico nel Decamerone; la prof.ssa Maria Grazia Profeti dell'Università di Firenze che parlerà de Il senso dell'onore nelle tragedie spagnole e il prof. Luciano Alberti, regista, dell'Università di Siena, che affronterà il tema Il tradimento per l'onore.
Lo spettacolo. La tavola rotonda sarà seguita in serata, alle 21, da una rappresentazione teatrale in programma al Teatro dei Filodrammatici. Lo spettacolo sarà portato in scena dalla Compagnia delle Seggiole di Firenze che presenterà la tragedia Il tradimento per l'onore del poeta e drammaturgo barocco Giacinto Andrea Cicognini. La regia è di Luciano Alberti. Lo spettacolo sarà aperto a tutti. Anima di questa doppia iniziativa è, dunque, il Centro Studi sul Teatro Medioevale e Rinascimentale di Roma che già lo scorso novembre, sempre in Fondazione, aveva promosso la giornata di studio sulla Riscoperta del teatro antico italiano: dal Medioevo al Barocco. Il Centro Studi è nato nel 1975. Presieduto dal professor Federico Doglìo e dotato di un attivissimo Comitato scientifico, ha al suo attivo decine di convegni internazionali dedicati allo studio di aspetti specifici del teatro medioevale e rinascimentale. Ora ha individuato un'altra tematica suggestiva, quella della tragicità espressa da autori barocchi su casi di vendette cruente di coniugi offesi nella propria onorabilità. Già sono state illustrate negli anni storie crudeli, della prototragedia medievale latina Ecerinis (1313) del Mussato, alla tragicità della storia romana compresa nella Rappresentazione dei Santi Giovanni e Paolo (1491) di Renzo De' Medici, al prototipo della tragedia italiana di poesia, la Sofonisba (1514) di G.G. Trissino, alla vendetta cruenta perpetrata da Il Soldato (1550) di Angelo Leonico, un testo popolare riscoperto e rappresentato dopo secoli. In seguito, in un convegno dedicato alla drammaturgia dei Gesuiti, Il Contro ha portato in scena la biblica Iudit (1600) di Federico della Valle e, ad evocare i drammi corali di eventi cittadini, è stata riportata alla luce e allestita La peste di Milano del 1630 di Benedetto Cinquanta. Il convegno tende ad illustrare un tema etico, giuridico e sociale, quello del senso dell'onore, fortemente sentito nell'età barocca e illustrato in numerose opere. Il tradimento per l'onore (ed. a Roma 1664) di Cicognini, emulo di Lope de Vega, è un significativo esemplare di quelle tragedie familiari provocate dal tradimento e dalla conseguente vendetta, in questo caso dissimulata e dilazionata e perciò più crudele perché ormai imprevedibile. Dopo 350 anni l'opera, riscoperta e ripubblicata, viene finalmente rappresentata.
s. r.