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Venerdì 4 Ottobre 2002 - Libertà

Sette meditazioni su un ventaglio

Società Filodrammatica Piacentina. Dal 6 al 16 ottobre lo spettacolo con la regia di Tomassini. Viaggio nell'ex centrale Emilia accompagnati da Goldoni

"Ora ho pensato a un nuovo genere di Commedie, per vedere se da questi attori posso ricavare qualche cosa di buono. Essi non imparano le scene studiate: non eseguiscono le scene lunghe, ben disegnate: ed io ho fatto una commedia di molte scene brevi, frizzanti, animate da una perpetua azione, da un movimento continuo, onde i comici non abbiano da far altro, che eseguire più coll'azione che colle parole", scriveva Carlo Goldoni da Parigi al Marchese Capacelli. "Vi vorrà una quantità grande di prove sul luogo dell'azione, vi vorrà pazienza e fatica, ma voglio vedere se mi riesce di far colpo con questo nuovo metodo. Il titolo della commedia è "L'éventail". Un ventaglio da donna principia la commedia, la termina, e ne forma tutto l'intrigo. La scena è stabile […]". Chi si aspetta di ritrovare questa "stabilità" nel "Ventaglio" che Stefano Tomassini metterà in scena con i ragazzi della Filodrammatica piacentina, rimarrà un po' sconcertato: il Goldoni tomassiniano è infatti il risultato di quello che Stefano Pronti ha argutamente definito - nel corso della conferenza stampa di ieri in Provincia - un processo di "centrifugazione delle regole aristoteliche sull'unità di spazio e tempo". Le massime autorità cittadine nel settore della cultura si sono infatti riunite ieri per presentare alla stampa lo spettacolo-evento "Il ventaglio" di Goldoni, realizzato dalla Società Filodrammatica Piacentina insieme a Infidi Lumi nell'inconsueto spazio della ex centrale "Emilia" dell'Enel: l'assessore provinciale alla cultura, Vittorio Anelli, l'assessore comunale alla cultura, Stefano Pareti, il direttore del Teatro Municipale Stefano Pronti, ciascuno dei quali ha messo l'accento sui vari motivi che definiscono l'interesse e l'importanza del progetto. "L'uso di questa centrale è da inventare e dobbiamo farlo insieme" ha detto Anelli, per il quale "Il ventaglio" è soprattutto "un'occasione per sperimentare e mostrare le potenzialità di questo contenitore per il teatro", e che si è detto particolarmente compiaciuto per la presenza di Pareti come "testimonianza dell'interesse del Comune per l'ex centrale Enel". Questo Goldoni "strapazzato" è inoltre "un passo verso la novità" perché forse "c'è bisogno di strappi per ricucire il tessuto storico", ha puntualizzato Stefano Pronti, con parole che ricordano quelle che Tomasi di Lampedusa ha messo in bocca al Principe di Salina, quando dice "Forse, perché tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi". E del resto la disponibilità al cambiamento, all'innovazione sembra la cifra distintiva della politica culturale dell'assessore alla cultura Stefano Pareti, il quale ha sottolineato che "la proposta teatrale presentata alla città è interessante sia per la contaminazione di stili (quanto più stimolante), sia perché la società filodrammatica si espande anche in campi meno consueti" e si è detto contento del fatto che "il Comune abbia potuto dare un contributo concreto all'iniziativa". Insieme alle autorità, il presidente della Società Filodrammatica Piacentina Davide Cetti, che ha parlato di "strada da aprire ad un'offerta di teatro nuovo per il territorio, non priva di diverse problematiche organizzative e finanziarie, ma possibile" e Stefano Tomassini fondatore di Infidi Lumi e regista: "Il luogo è stato scelto per evitare un Goldoni filodrammatico - ha detto - in un lavoro che si svolge in sette stazioni: la Venezia in cantina, la gabbia della bottega, l'edificazione delle Case Nove, l'Anti Camera, la finestra dipinta sul mondo, il dolore nel piacere del sottosuolo, e welcome to paradise". Una comunione di intenti e una comune progettualità che potrebbe portare a sodalizi ancora più stretti e fecondi in futuro. Non di rito il sentito grazie di Anelli alla Società Enel che permette di utilizzare il luogo e alla Fondazione che ha sostenuto le iniziative della Provincia. Ideazione e regia sono di Stefano Tomassini, la produzione della Società Filodrammatica Piacentina in collaborazione con Infidi Lumi, con Massimo Corengia, Flavia Cataldo, Gabriella Carrozza, Enrico Marcotti, Domenico Sannino, Maurizio Cammi, Dafne Mulazzi, Laura Scaglioni, Nicola Spotorno, Filippo Tannini, Massimiliano Polloni, Lorenza Gregorutti, Paola Macrì, Loredana Valliva. Le prenotazioni si prendono alla Filo fino a stasera dalle 21 alle 22: 30 allo 0523/322842 e da domani durante il giorno dalle 10 alle 18 al 348/2680228.

Paola Pedrazzini

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