Giovedì 31 Ottobre 2002 - Libertà
Gli oggetti multimediali e le prospettive della ricerca
Ultima lezione del primo ciclo dei Mercoledì della scienza. Internet, matematica in azione
Ultimo appuntamento, ieri, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano per la prima serie di conferenze su "La matematica e la vita quotidiana" nell'ambito dei Mercoledì della scienza che riprenderanno il prossimo marzo. Relatore Alessandro Russo del Dipartimento di matematica ed applicazioni dell'Università di Milano-Bicocca e docente di analisi numerica, che ha illustrato le tecniche di compressione degli "oggetti multimediali" che circolano su Internet con strane denominazioni. "MP3, DIVX, JPEG: matematica in azione", cioè matematica concretamente applicata ad una realtà in movimento, un contesto operativo ad alto grado di definizione, diffusione capillare e vastissima risonanza come World Wide Web dove la matematica occupa posizioni privilegiate sovrintendendo a funzioni di elevata complessità contenutistica, formale e concettuale. Le sigle del titolo indicano protocolli di compressione convenzionali per tutti coloro che, navigando in Internet, vi scoprono un mondo parallelo, artificiale ma affascinante, quasi un confidente immaginario, un diario segreto per un colloquio interiore entro cui è piacevole smarrirsi, curiosare, chattare in modo disordinato ma, proprio per questo, appassionante e stimolante. Internet, grandissimo interesse presso il grande pubblico …… "Enorme è la diffusione di Internet presso il grande pubblico. Credo, però, che pochi conoscano i meccanismi alla base dei cosiddetti "oggetti multimediali", cioè la parte principale di Internet dal punto di vista di un utente generico. Gli oggetti multimediali sono le immagini, i suoni e, adesso, anche i film che si possono recuperare su Internet in vario modo, legale o meno legale". Questi oggetti multimediali costituiscono, dunque, il primo approccio ad Internet? "Vorrei stasera spiegare, a grandi linee, le basi matematiche di questi oggetti multimediali che, se presi a sé stanti, sono di dimensioni enormi; per cui, se si dovesse prendere un'immagine senza ridurne la grandezza, questa sarebbe intrattabile perché non si potrebbe scaricare. Allora assumono grande importanza le tecniche di compressione che prendono un'immagine, la comprimono eliminando i dettagli e la memorizzano. Questo fa sì che l'immagine non sia sostanzialmente cambiata ma, in realtà, la sua dimensione si sia rimpicciolita tantissimo. Stesso principio per files musicali formato MP3 e filmati formato DIVX con tecniche di compressione rese possibili da idee matematiche sviluppate molti anni fa". Quali le prospettive attuali della ricerca in questo settore? "Internet è ambivalente perché, da un lato, i formati di immagini, musica e film sono stati standardizzati circa dieci anni fa, tempo enorme per Internet. Però l'elettronica di massa non può stare dietro agli ultimi risultati della ricerca e, d'altro lato, è pensabile che per un po' di tempo i formati attuali continueranno ad esserci nonostante ci siano formati migliori che l'industria assorbirà solo tra qualche decennio".
Fabio Bianchi