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Giovedì 24 Ottobre 2002 - Libertà

Conferenze - Matematica ed Internet, due mondi che interagiscono

Giovanni Naldi, docente di analisi numerica, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano per i "Mercoledì della scienza"

Matematica ed Internet, accostamento affascinante ed inusuale, misterioso e lontano, forse incompatibile o, addirittura, diabolico? No, semplicemente due mondi che si presuppongono e si rimandano vicendevolmente, si influenzano ed interagiscono all'apparenza impercettibilmente ma, invero, in profondità. Uno scenario davvero complesso quello delineato da Giovanni Naldi, professore straordinario di analisi numerica alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Università degli studi di Milano, nella conferenza "La matematica ed Internet: non solo navigare", tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri alla Fondazione di Piacenza e Vigevano nell'ambito dei "Mercoledì della scienza". Pur rappresentando l'ultima frontiera della conoscenza e l'avanguardia dell'attuale know-how tecnologico, Internet mantiene legami stretti, anzi strettissimi, con il sapere tradizionale, soprattutto con la matematica, disciplina che, per rigore metodologico e solido impianto teorico, tanto ha contribuito ad evoluzione ed affermazione di molti settori della tecnica. Nel complicato, variopinto e fantasmagorico universo internettiano la matematica costituisce elemento informatore e nucleo essenziale perché sovrintende a numerose e delicate operazioni: dalla crittografia, intesa come sicurezza e riservatezza dei messaggi, ai metodi di compressione e codifica riservati a testi, segnali, immagini e video; dalla ricerca di informazioni alla gestione di data Base; dalla teoria dei codici - per apportare cioè le necessarie correzioni agli inevitabili errori di trasmissione - agli studi per prevenire il collasso della rete e simularne il comportamento. In che percentuale incide la matematica su Internet? "E' difficile dare una percentuale; è presente in percentuale alta ma invisibile nel senso che c'è quando si trasferiscono, per esempio, in video dei files musicali e la stessa gestione di Internet richiede la matematica. Questo è poco noto anche se la matematica è presente in maniera preponderante". Come i matematici possono collaborare con tecnici del settore informatico? "Ci vuole un atto di umiltà da parte di entrambi. Da sempre gli ingegneri collaborano con i matematici, nell'ingegneria civile ed in altre applicazioni informatiche. I matematici dovrebbero imparare il linguaggio degli ingegneri e portarlo nel loro formalismo. Viceversa gli ingegneri dovrebbero aiutare i matematici a costruire dei modelli utili ad entrambi; ai matematici perché hanno, così, strumenti per fare previsioni, agli ingegneri che lo possono usare nelle applicazioni". Ci può fare alcuni esempi al riguardo? "La compressione di immagini e video che troviamo su Internet, la famosa multimedialità cioè, che necessita di una compressione ovvero una riduzione del numero di informazioni senza perdere quelle essenziali. Oppure la gestione di Internet per evitare congestioni, fare delle previsioni o correggere errori presenti nei dati. Infine la crittografia dove tutte le transazioni che richiedono una certa privacy, come le banche, devono disporre di efficaci protocolli crittografici".

Fabio Bianchi

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