Martedì 31 Dicembre 2002 - Libertà
Arti figurative - "La grande rivincita della Ricci Oddi"
Fugazza: successo di pubblico nel primo anno di riapertura
La Galleria Ricci Oddi ha riaperto i battenti nel dicembre 2001, dopo una lunga chiusura per lavori, per cui lo scorso anno è stato il primo della sua attesa rinascita. "L'afflusso dei visitatori è stato molto positivo - precisa il direttore Stefano Fugazza - così come in tanti hanno partecipato alle conferenze Leggere l'arte, in tutto 10 appuntamenti in due cicli, ai quali non sono mai intervenute meno di una settantina di persone per incontro". Tra le novità del 2002, la pubblicazione dei testi delle prime 5 lezioni, realizzato grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Altro fronte su cui si è impegnata la Ricci Oddi è stato quello delle mostre temporanee. "I fotografi Locatelli, Lombardelli e Guerrieri, la produzione artistica di Hermann Hesse, l'esposizione tuttora in corso dedicata a Grazia Cherchi e le due mostre sugli artisti piacentini, legate ai relativi volumi curati da Carlo Francou". In campo pubblicistico, dopo l'opuscolo stampato in occasione dell'inaugurazione, nel 2003 uscirà una guida breve edita da Skira sulle collezioni della Galleria, che nel frattempo ha ingrandito la sua consistenza grazie a nuove donazioni, tra cui un quadro del codognese Giuseppe Novello. "Presenteremo prossimamente - anticipa Fugazza - un paesaggio toscano del fiorentino Sergio Scatizzi". Nel corso dell'anno qualche quadro della Ricci Oddi ha intrapreso viaggi più o meno lontani, per partecipare ad importanti rassegne. Festeggeranno il Capodanno in Lombardia: il Ritratto del cavalier Bianchi di Tranquillo Cremona, Bimbi al sole di Cristiano Banti e In giardino di Gioacchino Toma, (a Brescia presso la Mostra sull'impressionismo italiano). All'Ospedale Soave di Codogno è ospite dell'antologica su Luigi Brembati un dipinto recentemente donato alla Ricci Oddi dalla vedova del pittore, mentre presso l'università Bocconi di Milano si trova, in tema con il clima di queste feste, Dopo il veglione di Giuseppe Barbaglia. Il 2003 vedrà una consistente donazione ("una trentina di opere grafiche e pittoriche") del compianto pittore pianellese Ettore Bonfatti Sabbioni. "Allestiremo una mostra e presenteremo un catalogo, arricchito da uno studio dedicato all'artista". Riprenderà anche il ciclo Leggere l'arte, con la collaudata formula che vede uno studioso non piacentino analizzare un'unica opera della Galleria. "Proseguiremo con incontri sull'architettura, presentazioni di libri e di artisti. Con il nuovo anno, verrà anche presentato nel Salone d'onore il restauro di un grande dipinto dei nostri depositi: Interno del Casinò di Montecarlo di Francesco Valaperta, finanziato dall'Istituto dei beni culturali della Regione. L'evento avverrà in concomitanza con la presentazione di un libro che è una prima analisi su questo artista poco conosciuto". Il 2002 aveva visto l'arrivo temporaneo alla Ricci Oddi di un dipinto attribuito da Rossana Bossaglia a Klimt. "In futuro vogliamo incentivare l'attività didattica, specie con gli istituti superiori, il cui programma si adatta bene al periodo storico, Ottocento e Novecento, presente in Galleria. Mancano però strumenti, che invece esistono per le elementari e le medie. Per cui lavoreremo in questa direzione". Altre mostre temporanee faranno conoscere artisti e soprattutto qualcuna delle oltre 700 opere conservate nei depositi della Ricci Oddi. "Abbiamo un grande patrimonio e auspichiamo di poter utilizzare il Palazzo ex Enel per renderlo fruibile a tutti". Il rilancio della preziosa raccolta prevede intanto nuove iniziative: "Sono ancora allo studio. Pensiamo ad una campagna sugli autobus e a progetti di promozione a livello nazionale. I manifesti affissi in agosto hanno avuto un grande riscontro. Non c'erano mai stati tanti visitatori in quel mese estivo. Molti ci richiedevano riproduzioni dei poster".