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Martedì 31 Dicembre 2002 - Libertà

Cultura vincente su tutti i fronti

Tempo di bilanci - Pareti: l'impegno del Comune e di altri enti ha dato eccellenti risultati. "Piacenza si scopre capace di diventare polo d'attrazione"

Un anno di cultura vissuto "pericolosamente". Tempo di bilanci dunque e di nuovi progetti per gli amministratori pubblici e i direttori delle principali istituzioni museali cittadine. Dal Comune alla Provincia, dalla Ricci Oddi ai Musei Farnesiani, parlano i responsabili. "Il nostro primo impegno - ricorda l'assessore alla cultura Stefano Pareti, insediatosi nel giugno scorso - è coinciso con un'iniziativa a favore della Galleria Ricci Oddi. Il presidente Lino Gallarati pensava di doverla chiudere in agosto per 15 giorni per mancanza di personale, invece non solo è rimasta aperta, ma ha anche avuto un aumento di visitatori". Il merito di tutto questo va - spiega Pareti - ai grandi manifesti (realizzati grazie al contributo di sponsor, tra i quali Libertà), diffusi a Piacenza e in cinque città vicine.
"Sulla Ricci Oddi abbiamo rivolto un'attenzione particolare, dimostrata anche da altre iniziative in collaborazione con il Comune, come la mostra fotografica su Grazia Cherchi, attualmente in corso, il volume Leggere l'arte e altre esposizioni, importanti per mantenere viva l'attività della Galleria e per le quali abbiamo incontrato grande disponibilità nel direttore Stefano Fugazza". All'assessorato di Pareti fa capo anche la programmazione del Teatro Municipale. "Un momento clou lo si è avuto con la prima mondiale del balletto di Liliana Cosi in occasione dell'anniversario dell'11 settembre. Ha riscontrato un tale successo di pubblico da richiedere una replica aggiuntiva". Per quanto riguarda la settima arte, Pareti cita le affollate rassegne alla Multisala Iris sulla produzione di Marco Bellocchio e sulle pellicole legate al Po. "Hanno dimostrato che esiste a Piacenza un settore di pubblico interessato a questa offerta e infatti riproporremo rassegne anche nel 2003. In gennaio partirà quella sulla Nouvelle Vague". Su grande schermo, Piacenza ha salutato anche Addio del passato, omaggio di Bellocchio a Verdi, "presentato alla Mostra di Venezia e servito a rinverdire la tradizione verdiana piacentina e a far conoscere la nuova realtà lirica giovanile". In campo musicale, Pareti ricorda anche la fortunata rassegna Un Po di Jazz, tenutasi al Piccolo Roma, con la direzione artistica del grande pianista Renato Sellani: "Vi abbiamo aderito subito per il suo valore culturale e l'efficacia per il marketing turistico della nostra città". Poi anche i concerti ai Giardini Margherita, in piazza Duomo e Piazza Borgo: "Trenta affollati concerti, che hanno richiesto un certo sforzo come organizzazione e bilancio". Nel 2003 riprenderanno le conferenze Testimoni nel tempo, con l'incontro con la poetessa Ada Merini. "Realizzate in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, hanno avuto un grande successo di pubblico, specie l'appuntamento con Fernanda Pivano". La stagione lirica si è intanto aperta con il Tancredi di Rossini. "Quando ci siamo insediati, alcuni programmi erano già stati impostati dai nostri predecessori e non li abbiamo stravolti. La stagione estiva a palazzo Farnese è incominciata poco dopo il nostro arrivo e l'abbiamo "ereditata". Il prossimo anno proporremo un cartellone la cui responsabilità sarà soltanto nostra. Per quest'anno lirica e prosa erano già definite. Abbiamo però aggiunto alcuni appuntamenti. Per la lirica, la prima mondiale di Ancora Werther e Carlotta, del maestro Glauco Cataldo. Per la stagione concertistica, l'orchestra d'archi Piccola Camerata, diretta da Giuseppe Albanesi proporrà un concerto il 27 gennaio in occasione della Giornata della Memoria. Suoneranno in febbraio l'Ensemble Scaligero e in marzo il pianista e compositore Einaudi. Per la prosa, l'unica novità è stata la cancellazione dello spettacolo di Panariello che non ritenevo adatto per il palcoscenico del Municipale".

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