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Sabato 28 Dicembre 2002 - Libertà

"Occorre puntare sull'arte visiva Piacenza ne avrà grandi benefici"

Il dibattito

A spada tratta per l'ampliamento della Galleria Ricci Oddi, e a favore di una soluzione alternativa per la media Nicolini, è il pittore Armodio. "Il Nicolini, con tutto il rispetto per l'istituzione, va collocato altrove - avanza Armodio - è una istituzione valida quanto la Ricci Oddi, ma ci sono altri spazi disponibili e la Fondazione è disposta a procurarli. Invece per la Galleria sarebbe una bestialità perdere un'occasione straordinaria che darebbe a Piacenza impulso alle arti figurative, la città vanta nomi importanti e fino ad oggi Ricci Oddi è stato il solo a fare qualcosa, regalando una delle più belle collezioni d'arte". Perdere questo treno sarebbe imperdonabile, e anche l'ipotesi di cercare altri spazi per l'arte contemporanea lascia Armodio scettico: "Vogliamo fare la piramide di Cheope? Cominciamo da qui. E' una storia vecchia come Noè avere un luogo per la contemporaneità". Certo, bisogna studiare il palazzo, dice Armodio, ma con un concorso di idee si può fare. Piacenza "è matura" per raddoppiare il suo "respiro" sul fronte artistico. Sulla possibile coesistenza di opere d'arte e di scolari ha un giudizio netto anche una storica dell'arte di fama nazionale: Rossana Bossaglia. "Non conosco le vicende del Nicolini, ma tagliare a metà il palazzo non conviene, sarebbe stupido e sbagliato, va mantenuto unitario" raccomanda la studiosa, che ricorda come Piacenza abbia invece estremo bisogno di spazi adeguati per mostre. L'arte contemporanea? "La Ricci Oddi non registra l'immediata avanguardia, ma i movimenti appena assestati sì, può ospitarli" Bossaglia è convinta che un'istituzione così importante debba crescere: "ha già avuto ampliamenti, è in evoluzione, non va bloccata". Laura Gavioli , curatrice insieme a Vittorio Sgarbi della mostra sul Surrealismo Padano, premette di essere d'accordo per tutelare i conservatori e le loro scuole di preparazione annesse "ma una Media può trovare tante alternative, molto più difficile è trovare soluzioni ideali per un utilizzo della Ricci Oddi, patrimonio importantissimo per Piacenza", città a cui la Gavioli rimprovera poca consuetudine con l'arte. "La mostra di De Chirico a Potenza ha avuto più di 15 mila visitatori in due mesi, per il piacentino Surrealismo Padano invece abbiamo registrato arrivi inferiori al previsto, perché è mancata la città" "Palazzo Gotico - aggiunge - è uno spazio difficilissimo per le mostre, sarebbe sacrosanto acquisire nuove sedi per esposizioni temporanee e una sezione stabile d'arte contemporanea". La Ricci Oddi, rincalza, non può restar ferma. "Deve puntare più in alto, con attività collaterali per far venire gente da fuori, questo porta economia alla città, i politici dovrebbero ben capirlo. Basti vedere il "miracolo" di Treviso, città dove, prima di puntare sull'arte, non andava nessuno".

(p.s.)

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