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Sabato 28 Dicembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

"Ma non lo vogliamo tutto per noi. Potremmo benissimo starci entrambi"

Se, da un lato, la Galleria Ricci Oddi è costretta a tenere in cantina gioielli d'arte figurativa, dall'altro ci sono gli studenti della scuola media Nicolini che per svolgere l'ora di musica devono spostarsi da via Gaspare Landi a via San Siro: i locali dell'ex Palazzo dell'Enel costituirebbero la soluzione ideale per entrambe. Abbiamo chiesto a Gianfranco Chiappa, Presidente del Nicolini, quali sono le esigenze e le richieste del Conservatorio, e quali le possibili soluzioni. Il Conservatorio sarebbe favorevole ad una convivenza con la Galleria Ricci Oddi?
"Non solo favorevole, ma anche onorato. Del resto quando la Fondazione ha acquistato l'ex palazzo dell'Enel, lo ha fatto con la prospettiva di destinare parte dei locali a noi, parte alla Galleria e parte al coro farnesiano: il Conservatorio non ha mai avanzato la pretesa di occupare tutto lo spazio disponibile. I ragazzi che frequentano il Nicolini, quando devono seguire l'ora di musica sono costretti a vagare per le strade della città con uno strumento sulle spalle, e i genitori non sono tranquilli. Il Palazzo dell'Enel si trova esattamente di fronte al Conservatorio: quando la Fondazione ci ha proposto di creare una sede lì, abbiamo intravisto uno sbocco perfetto per quella che, da tempo, è una situazione complessa e problematica".
Di quanto spazio avreste bisogno?
"I ragazzi non sono tantissimi: basterebbe un'aula per ogni classe, qualche sala per gli strumenti, e soprattutto un locale per la biblioteca. Da quando il Conservatorio è diventato organismo universitario (il diploma è divenuto laurea di primo livello), la nostra angusta biblioteca, che tutti possono consultare, costituisce un problema. Possediamo pariture antiche e importanti pezzi originali che ci vengono richiesti in continuazione, e non abbiamo spazi adatti per la consultazione. Qualche scaletta tarlata e traballante, una piccola scrivania, qualche sedia: la nostra biblioteca merita di più. Abbiamo individuato ampi spazi nella zona del seminterrato, nell'ex palazzo dell'Enel, che sarebbero perfetti per ospitare l'archivio: in tal modo esso diventerebbe un centro di cultura musicale di grande importanza per l'intera città".
Non pensa che l'ambiente, ricco di opere d'arte, dipinti e statue, possa non essere idoneo per una scuola media? I ragazzini di quell'età sono spesso vivaci, e potrebbero causare danni involontari.
"Sicuramente sarà opportuno individuare gli spazi più adatti e creare una divisione tra le aule e gli ambienti "a rischio". I ragazzi, ad ogni modo, li terremmo completamente separati dalla Galleria: vorremmo addirittura proporre la creazione di due ingressi separati".
In che modo pensate di creare queste separazioni?
"Si potrebbero erigere dei muri divisori, o dei praticabili nella parte posteriore, verso il giardino. Oppure si potrebbe destinare un piano alla Galleria e un piano alla scuola: le possibilità sono ora al vaglio degli esperti".

l.b.

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