Lunedì 23 Dicembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza
"Meglio dare una sede alla scuola che nuovi spazi alla Ricci Oddi"
La Scuola media statale annessa al Conservatorio (Smac) deve poter entrare nell'edificio ex Enel di via Santa Franca, di fronte al Nicolini. La richiesta è ribadita da Andrea Milani, presidente del consiglio di istituto e membro del comitato genitori Smac, dopo le ultime prese di posizione su di un diverso utilizzo della struttura. Milani, innanzitutto, ricorda che la scuola esiste e funziona dal 1972 e che "di fatto rappresenta il vivaio del Conservatorio". L'edifico che ospita il Nicolini, però, "non è tanto ampio da contenere anche la scuola media, per cui, da allora, si sono adottati ripieghi di vario genere. Come è noto, ancora oggi la scuola si trova in via Landi, in un edificio proprietà degli Ospizi Civili distante dal Conservatorio e scomodo per i ragazzi". Una soluzione al problema, aggiunge il presidente del consiglio di istituto, sembrava essere arrivata nell'aprile scorso, quando la Fondazione di Piacenza e Vigevano comunicava al Comune l'intento di concedere l'uso dell'immobile ex Enel, di sua proprietà, al Nicolini, al Coro Farnesiano e alla Galleria Ricci Oddi. Il Comune accettava la proposta e, nel novembre scorso, Reggi garantiva all'assemblea Smac che, previa verifica tecnica, avrebbe effettuato quanto deliberato dall'Amministrazione Guidotti.
E in questi giorni, dopo che la commissione tecnica ha terminato i suoi lavori, è risultato che "il progetto è innegabilmente realizzabile".
Quanto alla proposta di assegnare l'immobile alla sola Galleria Ricci Oddi, secondo Milani, bisogna domandarsi innanzitutto "quali sono i costi da sostenere a fronte di una reale fruizione dell'immobile; quali sono le priorità e le urgenze; quale è l'impatto culturale immediato in ambito cittadino". Infatti, aggiunge, "i costi destinati alla ristrutturazione sono analoghi sia che la struttura ospiti la scuola o meno, di contro è evidente che la frequentazione e l'utilizzo dell'immobile sono sicuramente maggiori se questo viene destinato ad uso scolastico. Il rapporto tra questi due parametri è innegabilmente favorevole alla Smac". Anche perché, mentre la scuola, che mediamente ogni anno ospita 130 alunni e una ventina di addetti tra personale docente e non docente, "da 30 anni non ha una sede", la Galleria "che riteniamo importantissima per la città e per ciò che rappresenta, ha già una sede ed in tempi recentissimi è stata oggetto di importanti interventi d'ammodernamento e ristrutturazione". Ed i ragazzi, secondo Milani, devono avere "la priorità su tutto, anche sulle opere d'arte". A suo parere, poi, sarebbe opportuno che l'edificio ospitasse insieme alla scuola anche il Coro Farnesiano. In questo modo, dice, "si potrebbero potenziare l'attività della Smac, aggiungendo una sezione alle due esistenti, sia del Conservatorio, che avrebbe maggiori opportunità di rivolgersi alla cittadinanza con iniziative culturali più numerose e diversificate, sia del Coro Farnesiano che potrebbe fruire di spazi più consoni alle proprie esigenze", attivando così "un circolo virtuoso per Piacenza che sarebbe di richiamo per attività culturali provenienti da altre attività affini, esterne alla provincia".