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Domenica 15 Dicembre 2002 - Libertà

Palazzo Enel, cresce il partito pro-Ricci Oddi

Domani incontro Mazzocchi-Reggi. Fiori: "Una pazzia usare l'edificio come scuola"

Cammina in fretta la vicenda del riutilizzo di palazzo Enel di via Santa Franca. Dopo un annetto di letargo, si è risvegliato un forte interesse, specie per assicurare alla Galleria d'arte Ricci Oddi questo "polmone" di crescita (che le è adiacente). Pare che il consiglio di amministrazione della Galleria stia preparando - in queste ore - una richiesta scritta in tal senso da consegnare a Giancarlo Mazzocchi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano (proprietaria del bene). E domani Mazzocchi incontrerà il sindaco Reggi per affrontare lo spinoso argomento dell'utilizzo. Il Comune ha il problema di garantire una sede adeguata alla scuola media Nicolini, precariamente alloggiata in via Landi, agli Ospizi Civili (ma che in via Santa Franca troverebbe una sede comodissima, di fronte al Conservatorio). Mentre la Fondazione sarebbe disposta a finanziare un adeguato recupero dei locali di via Landi (per circa 250 mila euro, pare) pur di assicurare alla Ricci Oddi la disponibilità dell'intero palazzo ex-Enel. Sulla questione, dopo le esternazioni dell'artista Giorgio Milani, si fa sentire lo storico dell'arte Giorgio Fiori (che curerà un volumetto sull'edificio di via Santa Franca "Anche se il progetto è sparito dal Comune, perché dal '92 è nelle mani di un funzionario..." lamenta). Fiori è del tutto contrario all'idea di collocare più funzioni nel palazzetto Anni '20, firmato dall'architetto Tirelli, lo stesso che si occupò della Loggetta delle Grida. "E' una pazzia usarlo per una scuola, la Galleria ha bisogno di tutto il palazzo, che ha affreschi di Ricchetti e uno scalone pregevole, riconvertirlo a scuola avrebbe costi notevolissimi e lo snaturerebbe". Anzi, Fiori rilancia: per lui andrebbe acquisito per la crescita della Ricci Oddi anche il palazzo contiguo al n. 40 che ospita gli uffici del Magistrato del Po. E poi, perché non creare una sezione di arte e pittura piacentina (non c'è nulla di simile altrove), nonché una raccolta di ritratti piacentini? "Visto che abbiamo dal Seicento una tradizione ritrattistica forte, con i vari Lazzaroni, Molinaretto, Carboni, Landi...".

(pat. soff.)

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