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Domenica 15 Dicembre 2002 - Libertà

Donatori d'organi, il sacrificio di Virgil sarà ricordato ogni anno

Il 25° anniversario dell'Aido dedicato all'operaio romeno ucciso da un'auto pirata. Continuano gli aiuti ai familiari

Virgil Stratulat ha salvato almeno cinque vite. Ma il suo sacrificio è servito anche a ridare speranza ad altre persone: chi è tornato a vedere grazie alle sue cornee, chi ha smesso di sottoporsi a dialisi dopo il trapianto di reni. L'Aido di Piacenza ha voluto festeggiare il 25esimo anniversario dedicando la ricorrenza proprio all'operaio romeno travolto e ucciso lo scorso agosto da un'auto pirata. All'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, tra applausi e commozione, la signora Felicia, cognata di Stratulat che da tempo riesede in Italia, ha ricevuto una targa commemorativa dalle mani del vescovo Luciano Monari. "Il futuro della figlia di Virgil, grazie alla generosità della comunità piacentina, oggi è meno incerto: in Romania, Andreea frequenta il liceo linguistico, studia inglese, francese e italiano. A Natale ha voluto proprio un libro nella vostra lingua" ha detto Felicia con la voce rotta dall'emozione. Dal tavolo dei relatori, il direttore generale dell'Ausl Francesco Ripa di Meana ha lanciato la proposta di dedicare una giornata all'anno alla cultura della donazione quale momento di solidarietà fra popoli, intitolandola proprio a Virgil Stratulat. La proposta è stata condivisa oltre che da Francesco Ferrari, presidente Aido provinciale, dall'assessore regionale Gianluca Borghi, dal presidente della Provincia Dario Squeri e dal sindaco Roberto Reggi. Alla cerimonia dell'Aido, condotta da Alberto Brenni, sono intervenuti anche Paolo Arvedi, dirigente di Oculistica, Francesco Fontana, coordinatore "Prelievi e trapianti", Fabio Fornari, dirigente di Gastroenterologia, e Daniela Ponzini dell'ostello "Don Zermani". L'associazione dei donatori ha inoltre ringraziato pubblicamente "Libertà" per l'ampio spazio dedicato al caso di Virgil, contribuendo così al successo di una campagna di solidarietà che non è affatto chiusa. A breve dovrebbe essere istituita una borsa di studio per Andreea (Stratulat teneva in particolar modo che la figlia proseguisse la scuola).

Michele Borghi

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