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Mercoledì 11 Dicembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

Jazz, quintessenza dell'anima

Successo per la serata del ciclo "Piacenza e altri luoghi del secondo Novecento"

Nell'ambito del ciclo di incontri "Piacenza e altri luoghi nel secondo Novecento", si è svolta lunedì presso il Teatro San Matteo una interessante e riuscita serata interamente dedicata al jazz. L'iniziativa è promossa dalla scuola media statale "Dante e Carducci", Centro scolastico agrario, Conservatorio "Nicolini", Famiglia Piasinteina, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Banca di Piacenza, con il patrocinio della Provincia di Piacenza. Dell'affascinante mondo musicale del jazz, ormai riconosciuto da più parti come cultura a tutti gli effetti, ha parlato, in qualità di relatore didattico, il musicologo Andrea Zermani dividendo la serata in due parti, la prima dedicata ad una presentazione degli strumenti musicali del jazz, la seconda incentrata su un excursus relativo alle principali correnti della storia della più americana delle musiche. Zermani ha giustamente premesso che una materia così vasta richiederebbe ben più di un incontro per essere analizzata, ma l'intento della serata, quello di creare spunti di interesse soprattutto per chi del jazz ha una conoscenza limitata, è stato pienamente raggiunto. Il pubblico, discretamente numeroso, ha infatti dimostrato molto interesse, partecipando anche attivamente ad alcuni utili e divertenti momenti "interattivi", come il battere le mani al ritmo della batteria, ed applaudendo sempre più calorosamente i celebri musicisti resisi disponibili per questo inedita e lodevole serata.
Assieme al maestro Giuseppe Parmigiani, punto di riferimento del jazz piacentino, si sono infatti esibiti il Gianni Azzali Quartet, noto nei jazz club di tutta Italia, ed i bravissimi Mauro Pilla alla tromba e Consuelo Amici alla voce, che hanno eseguito brani scelti sia tra il repertorio di Parmigiani sia tra quello di alcuni grandi jazzisti della scena americana.
Due sono quindi stati i punti di forza dell'incontro: da un lato la calibrata esposizione di Zermani, che si è attenuto ad una efficace semplicità nei propri interventi, dall'altro la scelta dei brani, che è risultata particolarmente azzeccata. I pezzi musicali eseguiti sono stati infatti scelti sia in quanto emblematici dell'importanza di ciascuno strumento (dalla batteria al contrabbasso, dal piano alla tromba, dal sax alla voce), sia come esempio concreto di una certo periodo della storia del jazz, che dalle prime session nei bordelli di New Orleans, grazie ai trionfi di geni come Duke Ellington, Charlie Parker e Miles Davis, ma anche alla passione dei tanti "adepti" sparsi per il mondo è via via diventato una delle più credibili colonne sonore del Novecento.
Il prossimo appuntamento del ciclo "Piacenza e altri luoghi del secondo Novecento" è per sabato 14 novembre alle 17. Presso la sala concerti del Nicolini è in programma il secondo appuntamento dedicato ai compositori piacentini del secondo Novecento. Nell'incontro guidato, curato da Francesco Bussi, saranno proposti brani di Emilio Gorgni, Luigi Gorgni, Giuseppe Gorgni, Giuseppe Zanaboni, Giulio Balestrazzi e Massimo Berzolla.

Andrea Dossena

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