Martedì 10 Dicembre 2002 - Libertą
San Savino, in vetrina i contemporanei
Stasera il concerto a cura del Ciampi. Ofi, solisti, Camerata di Cremona
Serata Fondazione. Una tradizione in musica. E tradizionale č l'appuntamento che chiude ogni anno, da qualche tempo a questa parte, la Settimana Organistica Internazionale. Infatti stasera alle 21 in San Savino il Gruppo Ciampi, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, chiude idealmente la vetrina andata in onda nei mesi scorsi con un concerto dedicato alle composizioni sacre e strumentali di Giuseppe Zanaboni, Pippo Molino e Charles - Camille Saint Saėns. La serata, che č agganciata alla rassegna contemporanea intitolata appunto a Giuseppe Zanaboni giunta al quinto anno di vita, si annuncia di indubbio interesse musicale comprendendo anche una "prima" esecuzione assoluta per orchestra d'archi di una composizione dell'italiano Pippo Molino. E il parterre dei solisti č sicuramente quotato. In pedana saranno infatti: il soprano Rossella Redoglia, il mezzosoprano Claude Nicole Bandera, il contralto Masako Tanaka Protti, il tenore Luca Tamani e il baritono Carmelo Corrado Caruso. Con loro il Coro La Camerata di Cremona, l'Orchestra Filarmonica Italiana con il violinista Antonio De Lorenzi, l'arpista Elisabetta Zanaboni e l'organista Giulio Mercati. Il direttore concertatore č Marco Fracassi. Di Giuseppe Zanaboni sarą eseguito il Quartetto in Do nella versione per orchestra d'archi, di Pippo Molino una Suite da Itinerari per orchestra d'archi e Sinfonia per archi con violino concertante (in occasione del 550° anniversario della nascita di Leonardo da Vinci). Infine in esecuzione l'Oratorio de Noėl di Saint - Saėns. Intanto il Gruppo Ciampi, diretto artisticamente da Claudio Saltarelli, pur in un clima di tagli di fondi e sovvenzioni al mondo musicale, ha visto un significativo quanto inaspettato aumento dei finanziamenti ministeriali in virtł di un riconoscimento del livello qualitatitvo e della progettualitą artistica segnati, secondo le valutazioni ministeriali, da riscoperte, prime esecuzioni italiane e assolute e dalla valorizzazione del repertorio odierno di cui la rassegna contemporanea legata alla Settimana Organistica č un significativo esempio.