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Martedì 10 Dicembre 2002 - Libertà

L'Aido piacentina festeggia i 25 anni

L'appuntamento. In un libro le storie dei suoi volontari

Da venticinque anni per donare la vita: questo il motto della sezione provinciale dell'Associazione donatori organi (Aido) che festeggia quest'anno il quarto di secolo di vita a Piacenza. Per raccontare l'attività di tanti volontari e i gesti altamente civici di alcuni, che hanno donato organi o tessuti per consentire a qualcun altro di sopravvivere, l'organizzazione ha pensato alla pubblicazione di un volume. Nel libro - che sarà presentato sabato pomeriggio, all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, alle 17 e 30 - si ripercorrono venticinque anni di sforzi e impegno, a partire dal lontano 1977, "quando ancora - sottolinea il presidente provinciale Francesco Ferrari - la donazione era quasi sconosciuta". Oggi, invece, grazie all'impegno e al sostegno di tanti, i trapianti sono diventati una vera e propria terapia: così, per chi ha una grave malattia cardiaca, epatica o renale, è spesso l'unica possibilità di aggrapparsi alla vita. Adesso, quindi, l'Aido provinciale non può che impegnarsi sul fronte della sensibilizzazione, per allargare quel fronte di persone che, grazie ad un'informazione il più possibile costante e capillare, possano comprendere l'importanza della donazione, intesa come "gesto estremo di altruismo". Per capire anche i passi da gigante che sono stati compiuti anche a Piacenza (dove, nel 2000, le donazioni erano state solo sette, salite poi a poco meno di cinquanta nel 2001 e che potrebbero oltrepassare le sessanta, alla fine di quest'anno), nel volume dell'Aido si fa riferimento anche ai medici e alle équipe ospedaliere che hanno permesso di raggiungere tali significativi traguardi. Tra le voci e le testimonianze, spiccano gli interventi del vescovo di Piacenza Luciano Monari, del tenore Luigi Frattola, dei fratelli Pippo e Simone Inzaghi (entrambi iscritti all'Aido). Toccanti anche le esperienze di chi ha avuto un familiare come donatore e di chi le cornee o un fegato li ha ricevuti e, grazie a quelli, può condurre un'esistenza più serena. La presentazione del libro s'intreccerà anche con un altro importante appuntamento dedicato alla solidarietà: un'iniziativa dedicata alla memoria di Virgil Stratulat, il rumeno investito ad agosto in provincia, al quale sono stati prelevati gli organi. La cerimonia, abbinata ad un concerto di musica classica, vedrà la presenza del vescovo, dell'assessore regionale alle politiche sociali Gianluca Borghi, del presidente della Provincia Dario Squeri, del direttore generale dell'Ausl piacentina Francesco Ripa di Meana e del presidente Aido Ferrari. Porteranno invece la propria esperienza i medici Paolo Arvedi (primario di oculistica), Fabio Fornari (primario di gastroenterologia), Francesco Fontana (coordinatore di prelievi e trapianti) e Daniela Ponzini, dell'Associazione Don Zermani. Domenica pomeriggio, alle 18 e 30, in Cattedrale, il vescovo Monari presiederà anche una Santa Messa per l'Aido, alla quale sono stati invitati tutti i familiari dei donatori del 2002.

(s.b)

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