Martedì 26 Novembre 2002 - Libertà
La rivoluzione digitale volano per lo sviluppo
"Cantieri digitali, non visibili ad occhio nudo come quelli stradali, ma comunque presenti: la rivoluzione tecnologica avviene senza che neanche ce ne accorgiamo". Parole del Ministro Lucio Stanca, fatte proprie dai relatori intervenuti ieri pomeriggio al Centro Congressi dell'Università Cattolica nel corso dell'inaugurazione del Mine: il "cantiere" piacentino che investe nelle risorse più preziose nel campo dell'innovazione tecnologica, quelle umane. "Il MiNE conferma - ha sostenuto nel suo messaggio di saluto, il rettore dell'ateneo Lorenzo Ornaghi, letto dal direttore della sede piacentina Libero Ranelli - la forte vocazione internazionale della nostra università, divenuta un polo di attrazione non solo per gli studenti piacentini, ma per quelli di tutta Italia e anche al di fuori dei confini nazionali". Il preside della Facoltà di Economia Enrico Cicciotti ha sottolineato la forza trainante che il Mine ha esercitato verso altri Master nati successivamente: "dopo la riforma universitaria - è stato spiegato - i corsi post laurea e di specializzazione hanno assunto ancora di più una funzione di ponte fra il mondo della formazione e quello del lavoro. Il Master del professor Ferrari, nato tre anni fa prima della riforma, ha anticipato molti altri Master che si sono aggiunti successivamente". "Ora il nostro ateneo - ha fatto notare Ciciotti - offre un pacchetto formativo più ampio e di respiro internazionale". Il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano professor Giancarlo Mazzocchi, che anche quest'anno ha contribuito a finanziare il prestigioso corso, ha rivolto un appello agli studenti piacentini: "diventate imprenditori per far crescere Piacenza. Se le idee sono valide non è un grosso problema reperire i capitali necessari per realizzarle". "Ci troviamo alla vigilia di una nuova ondata - è stato osservato - di innovazioni tecnologiche: grande merito nel campo dell'innovazione va al sistema delle piccole e medie imprese, per questo occorre valorizzarlo". Ospite della cerimonia anche il professor Imrich Chlamtac, docente di telecomunicazioni dell'Università del Texas, in visita sabbatica nel nostro paese presso l'ateneo di Trento. "Sono pieno di speranza per il futuro, - ha detto durante il suo intervento in inglese - questo è il momento giusto per investire sulle persone". Il discorso si è concentrato sugli effetti virtuosi della ricaduta tecnologica che dalla ricerca digitale si riversa in tanti settori produttivi: "le infrastrutture tecnologiche possono migliorare tanti servizi per la collettività". "Occorre superare lo shock dovuto all'esplosione della bolla speculativa che si era creato attorno alla new economy, aver abbandonato i sogni di facili guadagni non significa disconoscere l'importanza dell'innovazione digitale".
ma. fe.