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Venerdì 22 Novembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

Parenti: "I giovani non sanno più rischiare"

Il presidente degli industriali a un convegno alla Fondazione sulle nuove tecnologie

"A Piacenza c'è una forte tradizione del lavoro pubblico, forse per questo mancano giovani che accettano di assumere dei rischi". Non troppo confortanti le parole di Giuseppe Parenti, presidente di Assindustria, che così dipinge la scarsa disposizione al rischio che in molti lamentano nella nostra città. Insieme al presidente Selta, Giuseppe Bertolini, al direttore generale Aifi, Anna Gervasoni, all'esponente dell'Università Cattolica di Milano, Enzo Pontarollo, Parenti è intervenuto ieri alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dove, coordinati dal presidente della Fondazione, Gian Carlo Mazzocchi, si è discusso sul tema "La fabbrica degli imprenditori: modalità di sviluppo dell'high tech". È possibile educare al rischio imprenditoriale le nuove generazioni?
"Occorre tenere presente che ieri come oggi, nel mondo lavorativo, assumere un coefficiente di rischio è necessario. Il concorso "Piacenza produce innovazione" spinge i giovani a pensare in proprio e in un campo come quello dell'high tech, di cui parliamo oggi, è possibile trovare nicchie di mercato sostenendo costi non eccessivi. È necessario creare sviluppo ad alto valore aggiunto e ritengo che soprattutto i rami dell'informatica e delle telecomunicazioni offrano delle opportunità in questo senso".
Il mondo dell'imprenditoria è sovente accusato di seguire interessi per lo più privati, tralasciando quelli della collettività. Possibile?
"Assolutamente non è così. L'impresa ha un ruolo sociale ben definito. Basta osservare la società che ci sta attorno per accorgersene. I recenti casi delle crisi dello stabilimento Eridania oppure ai problemi della Cirio sono un esempio. Tutto il territorio ne è partecipe e coinvolto".
La società Mipiace.com, di cui Tesa è il maggiore azionista, può dare un contributo alle imprese private?
"Teniamo presente che molte concentrazioni industriali sono ubicate al di fuori del perimetro cittadino. Questo comporta tutta una serie di difficoltà dovute anche alla situazione non ideale dei servizi nelle aree extra urbane. L'attività svolta da Mipiace.com è certamente tanto utile quanto indispensabile nel prossimo futuro. Al momento attuale, però, è prematuro parlare di benefici per i privati".

(f.l)

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